Oristano, 2 dicembre 2017 – Riprendere il dialogo con gli alleati e avviare un confronto con le altre forze politiche per allargare la coalizione in vista delle elezioni politiche del 2018 e delle regionali del 2019. Il segretario regionale del PD Giuseppe Luigi Cucca dovrà organizzare da subito una serie di incontri per esplorare la disponibilità delle formazioni che condividono i valori del centrosinistra, e di quelle rappresentative del mondo autonomista, a creare un fronte comune capace di contrastare le forze populiste.
È questo il mandato che la Direzione regionale del Partito Democratico, riunita stamattina a Oristano, ha conferito al segretario per affrontare al meglio la prossima sfida elettorale. Tra le priorità indicate, quella di rafforzare le relazioni con gli alleati attuali riportando l’attenzione sui temi del lavoro, dell’inclusione sociale, delle entrate e dei rapporti con il governo centrale.
“C’è la necessità di riaprire il confronto con gli alleati in ambito regionale e nazionale ed estendere il dialogo anche a coloro che nell’ultimo periodo si sono allontanati, e che credono in un progetto realmente riformista che abbracci anche i valori dell’autonomia – ha affermato il segretario. Le prossime competizioni elettorali, ad iniziare dalle elezioni politiche, ci impongono di creare una coalizione più ampia possibile, che tenga conto delle regole previste dalla nuova legge elettorale nazionale e della composizione dei collegi che sarà presto definita nella versione finale del decreto del governo. Dopo che si sapranno con maggiore certezza le regole del gioco potremo ragionare sulla composizione delle liste anche per garantire la massima rappresentanza territoriale.”
“Dobbiamo proporre un progetto politico inclusivo, – ha proseguito Cucca – che metta al centro gli interessi della Sardegna, in continuità con l’azione che si sta svolgendo in questi mesi sia in regione che in parlamento. Questa legislatura ha portato a casa importanti risultati, sul fronte dei diritti civili, del sostegno all’occupazione, dell’aiuto alle fasce deboli, e per quanto riguarda la Sardegna si stanno raggiungendo accordi storici come quello sulle servitù militari e c’è una interlocuzione serrata sulle entrate e sugli svantaggi derivanti dall’insularità.”
“Sarà utile raccontare ai cittadini sardi cosa si è fatto finora e cosa si sta facendo, perché solo in questo modo, parlando di risultati tangibili e di proposte concrete, possiamo riconquistare la fiducia dell’elettorato. Per farlo sarà necessario far sentire la presenza del partito nei territori, occupandoci dei bisogni delle persone e delle categorie più svantaggiate, e riappropriandoci dei temi cari alla politica di centrosinistra per arginare il pericolo populista e limitare la presa che possono avere le forze di destra e i cinquestelle. Un passo importante lo stiamo facendo con la legge di bilancio nazionale e con la finanziaria regionale, che dovrà rivolgersi innanzitutto alle fasce più deboli della popolazione, ai disoccupati, ai giovani e agli studenti, e favorire la ripresa economica.”
Proprio la finanziaria regionale è stata una delle tematiche affrontate nella Direzione, dopo gli interventi introduttivi dell’assessore regionale alla Programmazione, Raffaele Paci, e del presidente della commissione Bilancio in Consiglio regionale, Franco Sabatini.
Paci, prima di illustrare gli aspetti salienti della manovra, ha affermato che la finanziaria si inquadra in un contesto economico finalmente in ripresa perché dopo 7 anni il PIL della Sardegna ha ricominciato a crescere. Ha poi ricordato che, nonostante le difficoltà riscontrate nel bilancio regionale al momento dell’insediamento, la Regione è riuscita a mettere in campo importanti azioni di sviluppo in diversi ambiti, dalla scuola alle imprese, dall’Università al lavoro. “Con questa manovra, ha affermato l’assessore, accompagniamo il piano di rientro della sanità e non aumentiamo le tasse, lasciando 250 milioni a famiglie e imprese tenendo Irap e Irpef più basse d’Italia. Stiamo lavorando al pacchetto per il lavoro che include anche politiche di conciliazione non solo per il 2018 ma anche sul pluriennale, mettendo a punto una serie di strumenti per affiancare gli altri interventi già fatti.”
Il presidente Sabatini ha dichiarato che “finalmente questa finanziaria, dopo anni di sofferenza del bilancio regionale, libera importanti risorse e restituisce ai sardi risposte concrete di sviluppo e di sostegno alle povertà e alle fasce più deboli. Stiamo definendo un piano strategico per il lavoro, che vale oltre 100 milioni e che mette al centro le politiche attive, e stiamo favorendo il diritto allo studio allargando le tutele a favore degli studenti meno abbienti”
In chiusura il segretario Cucca ha dichiarato che “si stratta di una manovra equilibrata, che da risposte efficaci al mondo del lavoro e delle imprese, che consolida alcune azioni e che può davvero accompagnare quest’ultima fase della legislatura nella direzione dello sviluppo.”