Sabato 26 settembre, alla Festa de l’Unità a Cagliari si è discusso del Piano Particolareggiato del Centro Storico di Cagliari, uno strumento urbanistico molto importante per la città, che attende da anni e che la settimana prossima verrà finalmente licenziato dalla Commissione Urbanistica, per poi essere portato in aula Consigliare. Ci si confronterà, poi, con le eventuali osservazioni da parte della Regione e dei cittadini che avranno sessanta giorni di tempo per presentare eventuali osservazioni e opposizioni.
La tavola rotonda, moderata del segretario cittadino Nicola Montaldo, ha visto come protagonisti Antonello Sanna dell’Università di Cagliari, Paolo Frau assessore all’Urbanistica del Comune di Cagliari, Andrea Scano presidente della commissione Urbanistica del Comune di Cagliari, Guido Portoghese presidente commissione Viabilità e Trasporti del Comune di Cagliari, Matteo Lecis Cocco Ortu consigliere comunale.
Del piano particolareggiato del Centro Storico di Cagliari, con il recupero (con interventi di conservazione e innovazione) nei quattro rioni storici della Marina, Stampace, Villanova e Castello si parla ormai da anni e in effetti un primo passo era stato fatto nell’aprile del 2011 con la prima adozione, ma poi si preferì, in seguito alle numerose osservazioni provenienti dalla Regione su molti temi come il verde pubblico, l’arredo urbano e la mancanza di disciplina, soprassedere per riprenderlo con più accuratezza, perché – come sottolinea Andrea Scano presidente della commissione Urbanistica del Comune di Cagliari – si andava a privilegiare le piccole aree a discapito di un Piano di più ampio respiro che miri invece a far rivivere l’intero Centro Storico.
Antonello Sanna dell’Università di Cagliari, pone invece l’accento su un aspetto molto importante: “È indubbio che Cagliari negli ultimi anni ha fatto dei passi da gigante per ciò che concerne la qualità della vita. Il Piano particolareggiato è stato pensato in maniera tale che faccia camminare di pari passo lo sviluppo turistico con l’ottimizzazione dei servizi per i suoi residenti. Considerando, inoltre, che i residenti in gran parte sono studenti (si pensi che dei 30mila studenti universitari che popolano Cagliari, ben 20mila, ruotano, per vari motivi, intorno al Centro Storico), allora è facile intuire che il Piano debba rispondere soprattutto alle loro esigenze”.
La struttura del Piano – continua Antonello Sanna – è costituita da quattro grandi comparti: 1) Parco Urbano Storico che vuole unire, con interventi a basso costo, tutti i monumenti che sono presenti nel Centro storico (L’ospedale S. Giovanni di Dio, l’ex carcere Buoncammino, Orto botanico e altri), con una necessaria sintesi tra i vari Enti che attualmente ne hanno la gestione (Regione, Ministero Grazia e Giustizia e Università). 2 Cagliari Città della Cultura l’idea è quella di realizzare un Museo a cielo aperto e nel contempo creare le opportunità per rilanciare il commercio e le opportunità di lavoro. 3 Città della conoscenza, riqualificando i grandi edifici dismessi come l’ex carcere del Buoncammino, gli Ospedali di Stampace (il San Giovanni di Dio e anche il vicino Ospedale militare di San Michele), il complesso delle ex cliniche universitarie sopra Stampace (ex Pediatrico- Macciotta-Aresu), il Palazzo delle Scienze e l’ex Manifattura Tabacchi. 4 Riqualificazione e sostenibilità per il rione di Pirri.
L’assessore all’Urbanistica del Comune di Cagliari Paolo Frau è contento della enorme mole di lavoro sviluppata, ben cinque sono i volumi (uno per ciascuno dei quattro rioni storici di Cagliari e uno per Pirri) che finalmente mettono ordine e disciplina su tutti gli edifici, che sono stati praticamente schedati e classificati: con un clic dal proprio computer si potrà sapere, in tempo reale, tutti gli interventi che si potranno effettuare sulla propria abitazione, conoscere la propria superfice, quanta volumetria si potrà ancora occupare e tante altre notizie.
L’intervento di Guido Portoghese presidente commissione Viabilità e Trasporti del Comune di Cagliari, vede un futuro più luminoso per il rione di Pirri, oggi semplicemente relegato a un anonimo rione dormitorio. Prevede per Pirri un riscatto e la possibilità di vivacizzarlo con interventi importanti e mirati, che lo esaltino dal punto di vista della qualità della vita e da quello commerciale. Il nuovo Piano particolareggiato per Pirri, prevede infatti, tra i vari interventi, una serie ed elegante trasformazione di viale Italia, immersa nel verde e nello stile delle Boulevard delle grandi città Europee e del nord Italia.