Assemblea PD a settembre, Soru : “In Sardegna penso a una sinistra moderna. In Europa? Sto con Tsipras”

Oristano, 21.07.2015- Costruire un partito unitario si può, ripartendo da una sinistra moderna, legata ai temi della contemporaneità e della società sarda. Rimandati a settembre, per mancanza del numero legale, gli adempimenti che prevedono le surroghe dei componenti uscenti in Assemblea e in Direzione (leggi l’articolo qui), il partito non ha rinunciato ad una discussione informale che traccia le linee di un percorso comune anche con la componente ex civatiana, decisa a rimanere nel partito per dare il suo contributo nel “merito” ma soprattutto nel “metodo” delle scelte con una richiesta di maggior coinvolgimento della militanza di base.

“Nei primi mesi del mio mandato ho girato in tutta la Sardegna, incontrando i rappresentanti dei circoli di ogni Provincia. Non era mai stato fatto prima”, ha sottolineato il Segretario regionale Renato Soru “ed ho intenzione di continuare a farlo”. Soru ha poi ricordato il lancio della piattaforma web messa a disposizione della discussione dei circoli e le tante iniziative tematiche organizzate in questi mesi: dai trasporti all’energia, dai rifiuti all’industria. Momenti di confronto importanti, che hanno visto la partecipazione più ampia delle diverse componenti del partito e che rappresentano il metodo con cui il PD nell’isola intende continuare a sollecitare la discussione ed il coinvolgimento della società sarda.

Perché se c’è un modo per essere di sinistra oggi, è proprio quello di mettere al centro le questioni, osservando la realtà e trovando soluzioni originali e concrete ai problemi della società nel suo complesso: “Una sinistra che non può più essere solo quella degli operai, né solo quella di Marchionne”, ha detto Soru. Una sinistra contemporanea, capace di ribaltare i vecchi paradigmi e di volgerli in positivo: “Oggi il contrasto alla povertà è parlare di scuola, di università, di ricerca e di impresa. Non è, non può essere semplicemente gestire la povertà”. E ancora: “Una sinistra moderna non si occupa di collettivizzazione dei beni, ma dei beni comuni si: l’acqua, l’aria, il sole, l’ambiente, l’innovazione, l’economia circolare che punta alla sostenibilità attraverso il riuso dei rifiuti. Sono questi i temi della sinistra e sono queste le leve per uscire dalla povertà”.

Non è mancato anche un riferimento al contesto nazionale ed uno alla dimensione internazionale: “C’è bisogno di un protagonismo nuovo dell’Italia, dentro un progetto europeo che va nella direzione giusta”, ha detto il segretario regionale citando le parole di Renzi nell’ultima assemblea nazionale del 18 luglio a Milano. “In che Europa vogliamo stare, quella della solidarietà o quella dei mercati finanziari? Io in Europa ho sostenuto Tsipras”, ha detto Soru riferendosi alle fasi drammatiche della trattativa sul debito greco, andata in scena nelle scorse settimane a Bruxelles. Un passaggio sottolineato dall’applauso della platea.

Il Segretario regionale è poi tornato a parlare dell’isola, sottolineando quanto sia importante cogliere le opportunità del presente: “Mai come oggi la vera forza dell’economia e della società è nel sapere. E anche noi possiamo fare la nostra parte, come gli altri, a prescindere dall’insularità. C’è la possibilità ora per la Sardegna di colmare un ritardo di sviluppo e di colmarlo in maniera più giusta, più equa”.

“Questa deve essere la nostra discussione per il futuro, questo è quello che stiamo cercando di fare. E se staremo tutti insieme ci riusciremo meglio, la sintesi che faremo sarà più alta, ed avrà la forza di tradursi in decisioni. Il tempo di oggi”, ha concluso il Segretario “merita una nostra maggior partecipazione e un nostro maggior impegno”.

C’è da fare la Sardegna. E’ un’ambizione bellissima e possiamo contribuire tutti, a partire dall’Assemblea a settembre”.

Ultime news

Torna in alto