“Il risultato dei ballottaggi ci consegna una doppia responsabilità: portare a compimento la grande sfida della città metropolitana e ripartire dalla politica sui territori, con proposte credibili e condivise che possano tradursi in stimolo concreto per il Consiglio e la Giunta Regionale”. Il segretario del PD Sardegna, Renato Soru, commenta i risultati dopo la lunga maratona dei ballottaggi in Sardegna: “Ovunque ha prevalso la volontà di cambiamento dell’elettorato, con esiti diversi nelle quattro città chiamate al voto. A Quartu,” spiega Soru “dopo 5 anni disastrosi di centro destra Stefano Delunas ha conquistato una vittoria importante: il PD ed il centro sinistra hanno saputo interpretare le esigenze e la voglia di rilancio della terza città dell’isola, in una fase cruciale come quella dell’avvio della città metropolitana.
A Nuoro, Sestu e Porto Torres il voto non ci ha premiato, e questo impone una riflessione approfondita al nostro partito e a tutto il centro sinistra. A pesare, in una situazione resa difficile dalla lunga crisi economica, è stato il forte astensionismo e l’inefficacia di una politica locale spesso autoreferenziale e divisa per appartenenze, incapace di dare risposte concrete alle comunità.
Il calo dell’affluenza, in particolare, è un sintomo preoccupante di sfiducia a cui il Partito Democratico non può rimanere indifferente: Il PD è nato per allargare la partecipazione, per consentire ai cittadini di avere una casa dove discutere del destino della propria comunità. In queste amministrative evidentemente questo non è avvenuto.
Abbiamo visto all’opera invece nuovi catalizzatori di energie, nuovi soggetti la cui influenza è inversamente proporzionale all’efficacia della proposta politica dei poli tradizionali. E’ quello che è successo a Porto Torres, dove l’esigenza di cambiamento è stata intercettata dal M5S meglio di quanto non abbia saputo fare il Pd e un centro sinistra diviso.
In questo scenario allargato il Partito Democratico ha la responsabilità ora più che mai di costruire un cambiamento vero, coraggioso, oltre le rendite di posizione e gli equilibri interni. L’unico modo per riuscirci è continuare a discutere nel merito della visione di futuro per l’isola, lavorando sui territori, sulla partecipazione, sulla formazione dei giovani, orientando le istanze delle comunità verso un progetto complessivo. La politica regionale deve fare uno scatto in avanti, insieme a tutti noi. Il PD, col centro sinistra, rappresentano l’alternativa più credibile e più lungimirante per l’isola, e nei prossimi mesi saremo chiamati a dimostrarlo”.