Boldrini in Sardegna, Pigliaru e Ganau: “No alle scorie, si all’autonomia”

No alle scorie nucleari in Sardegna, no al superamento dell’autonomia: è un duplice messaggio quello che il Presidente della Regione Francesco Pigliaru ed il Presidente del Consiglio Regionale Gianfranco Ganau hanno affidato a Laura Boldrini, dal 20 marzo in visita ufficiale in Sardegna.

“Chiediamo un riequilibrio servitu’ militari di cui una quota abnorme ricade sulla Sardegna”, ha detto Pigliaru alla Presidente della Camera. “Mi auguro che nessuno stia cercando di imporci nuova servitu’, quelle delle scorie nucleari. Nel respingerla, saremo tutti molto determinati”, ha detto il presidente della Regione, riferendosi all’ipotesi non confermata che proprio Nuoro possa essere individuata quale sito prescelto per il deposito nazionale delle scorie nucleari.

Pigliaru ha poi auspicato che il “principio della leale collaborazione” con il governo “porti i suoi frutti” in tutte le questioni ancora aperte, dalla vertenza entrate alla continuità territoriale, dalla cultura all’identità. Il Presidente si è soffermato anche sulla questione dell’autonomia: “Le Regioni, soprattutto quelle a statuto speciale, devono dimostrare quanto la loro specialità sia utile”, ha osservato Pigliaru. “Per noi in Sardegna, questa è una grande sfida, in un contesto nazionale che guarda alle regioni con scetticismo. Per affrontare il tema della riforma dello Statuto, bisogna riscrivere con chiarezza il rapporto di reciprocita’ con lo Stato”.

Il discorso del presidente ha toccato anche il problema dell’elevato costo dell’energia nell’isola e la progressiva erosione dei presidi statali dovuta ai tagli. “Ci confrontiamo con il governo giorno per giorno. Qui lavoriamo con dedizione e impegno. Chiediamo allo Stato con forza di fare la sua parte”

Anche il Presidente del Consiglio Ganau ha voluto rivendicare con forza le prerogative dell’autonomia, partendo dalle  radici storiche, geografiche e culturali che la giustificano: “Questo Consiglio Regionale si è riunito per la prima volta il 28 maggio del 1949, secondo in ordine di tempo solo a quello Siciliano”, ha detto Ganau, che subito dopo ha sottolineato il legame fra l’attuazione mai pienamente compiuta dell’autonomia e la cosiddetta “questione sarda”: “Da anni il dibattito regionale evidenzia l’ insufficienza dello Statuto del 1948, sia per il suo carattere riduttivo originario, sia per il quadro delle funzioni oggi inadeguato rispetto agli obiettivi. Insufficienza che non significano, Presidente,  necessità di superamento ma richiesta di maggiori poteri e maggiore autonomia perché è comune e ribadita la convinzione che le ragioni della specialità permangano e siano anzi rafforzate, necessitando oggi come ieri di politiche con forte accentuazione regionale”.

Il presidente del Consiglio Regionale si è voluto soffermare sul problema dei diritti negati:  quello ad una reale integrazione politica e istituzionale,  quello alla salute e al lavoro, quello ad un ambiente pulito:  “Il principio di solidarietà non può essere applicato in senso unilaterale”, ha detto Ganau. “Non è più sostenibile che la Sardegna sopporti il 61% per cento delle servitù militari, o che si pensi alla Sardegna come al più vasto carcere d’Italia o come deposito di scorie nucleari; non è più tollerabile il ricatto che da decenni mette in contrapposizione tra loro diritti costituzionali inalienabili, come quelli al lavoro, alla salute e ad un ambiente salubre, né che la Sardegna abbia una percentuale di disoccupazione giovanile del 54,2%  e di disoccupazione femminile del 57%.”

“Credo che il significato di questa trasferta sia inequivocabile: essere vicini alle istanze dei cittadini, conoscere le tradizioni e la cultura di una terra, avvicinarsi alle realtà imprenditoriali e confrontarsi con le istituzioni locali”. Cosi la deputata Pd Caterina Pes ha commentato la prima giornata nell’isola della presidente della Camera Laura Boldrini.
“I diversi incontri con parti sociali, associazioni, semplici cittadini dimostrano la grande capacità di ascolto della Presidente che ha garantito, nell’ambito delle sue competenze, il suo impegno per sensibilizzare delle istituzioni nazionali verso le istanze della nostra isola: lavoro e autonomia su tutte”.
Domani la presidente Boldrini visiterà il museo dei Giganti di Monti Prama a Cabras per rendere omaggio alla più grande scoperta archeologica degli ultimi decenni. Nel pomeriggio, al Garau di Oristano, parteciperà a un incontro sul tema del lavoro femminile. Due momenti di grande rispetto per la nostra terra che merita di essere conosciuta anche per la sua storia e per le grandi capacità delle sue donne del passato e del presente.

 

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