«Chiediamo al Cacip l’immediato ritiro del progetto della discarica e che gli organi preposti attivino immediatamente un’indagine sull’inquinamento del territorio, vista la presenza dell’impianto del Tecnocasic e del vicino polo industriale di Sarroch, affinché venga conosciuta chiaramente e in modo trasparente la dimensione dell’inquinamento». Il partito democratico di Capoterra, dopo un’accesa riunione, prende le distanze dalla discarica di S’Ottioni Mannu, la stessa che in prima istanza il sindaco del suo stesso partito, Francesco Dessì, aveva ritenuto indispensabile per completare il ciclo di smaltimento dei rifiuti e permettere ai cittadini di risparmiare sulla Tari. L’ACCUSA «Il Pd cittadino nella discussione di questo progetto non è mai stato coinvolto – dice il segretario, Isabella Murtas – , il nostro territorio, già profondamente violato, baricentrico rispetto alle principali fonti inquinanti della provincia, non può sopportare altri siti pericolosi. I rifiuti possono essere lavorati per il riuso e perciò la discarica dovrebbe essere considerata come l’ultima spiaggia: gli inceneritori, inoltre, sono utili solo a chi li costruisce o li gestisce, mentre l’unica vera convenienza è quella di non avere rifiuti e deriva dai processi di riduzione, di recupero e di riciclaggio dei materiali giunti alla fine del loro ciclo d’uso». A bocciare la discarica di S’Ottioni Mannu è anche il parere tecnico richiesto dal Pd di Capoterra a un esperto in materia. «L’ipotesi di aprire una nuova discarica è in linea con l’attuale e fallimentare sistema regionale dei rifiuti urbani – spiega Murtas -, occorrerebbe pensare a un centro di smaltimento regionale di rete, altrimenti tutti i consorzi industriali si sentiranno in diritto di aprirne delle altre. La questione dei rifiuti è legata ad un modello di società incentrato sul consumo eccessivo e sullo spreco scorretto, modelli che oramai devono essere definitivamente rivisti». I DUBBI Per il Pd risulterebbero inoltre poco credibili i dati diffusi sul risparmio a vantaggio dei cittadini. «Non crediamo, come più volte spiegato dal Cacip, che la realizzazione della discarica di S’Ottioni Mannu porterebbe a un riduzione del 40 per cento del costo della Tari per i cittadini – sottolinea Murtas – , questi dati sono inverosimili. È necessaria un’ampia discussione che, attraverso un’iniziativa pubblica, coinvolga i cittadini, le forze politiche e sociali in un confronto aperto con tutti i livelli istituzionali competenti. Pretendiamo un’aria pulita, per offrire una buona qualità della vita ai nostri figli e alle future generazioni: una discarica non può essere decisa senza il parere dei cittadini».