La Città Metropolitana: opportunità di sviluppo, vantaggi e sfide. Su questo tema delicato ed importante si sono confrontati a Cagliari economisti, rappresentanti di categoria, politici, amministratori e dirigenti del PD, in un convegno organizzato dal gruppo dei deputati sardi del Partito Democratico e promosso dal PD Sardegna. Fra gli ospiti l’assessore regionale agli Enti Locali ed Urbanistica, Cristiano Erriu, l’economista Stefano da Empoli, il Presidente di Confindustria Sardegna Meridionale Maurizio de Pascale, il Presidente della Fondazione Banco di Sardegna Antonello Cabras, il Sindaco di Cagliari Massimo Zedda. La chiusura del dibattito è stata affidata al Segretario regionale del Pd Renato Soru, che sintetizzando la sua idea di Città Metropolitana l’ha associata al fattore imprescindibile della “densità”. “La città è densità, questo definisce lo stesso concetto di città metropolitana”. Per il resto, ha detto il Segretario del Pd, il nuovo assetto degli enti locali non va visto come una minaccia, ma come una sfida da cogliere e un’opportunità, anche in chiave solidaristica. Per questo, insieme al giusto parametro dimensionale, occorre evitare di ridurre la nascita della Città Metropolitana ad una mera aggregazione di municipi. Il nuovo soggetto locale dovrà piuttosto diventare vero motore di sviluppo dell’isola attirando non solo risorse e finanziamenti ma competenze e innovazione e dovrà essere un punto di riferimento non soltanto per i 15 comuni della cintura cagliaritana quanto piuttosto per l’intera Sardegna. Soru ha poi ricordato l’esperienza dell’Unione di Comuni sotto la sua Giunta: “Ho contribuito alla nascita di quella esperienza, su base volontaria, che nella sua pur breve stagione stava iniziando a produrre risultati significativi”. Si è quindi detto a favore di una rapida istituzione della Città metropolitana perché “C’è bisogno di semplificare, di risparmiare, di riorganizzare i servizi, di trovare un nuovo modo di stare insieme” .
Nel corso della serata si è parlato non solo delle opportunità ma anche delle sfide che comporta l’istituzione della Città Metropolitana. Illustrando la linea di riforma della regione l’assessore Cristiano Erriu ha sottolineato che non si può parlare di città metropolitana se non si parla anche di un contesto più ampio di riequilibrio dei poteri locali. “C’è un tema delicato che è quello del bilanciamento dei poteri tra comuni originari e nuovo ente, e fra questo e la Regione”, ha detto Erriu, sottolineando che proprio questa complessità ha rallentato, dalla legge 142 del 1990 ad oggi il processo di creazione della città metropolitana. Rispetto alla recentissima legge Delrio, rassicura l’assessore “si può definire nello Statuto la possibilità di affidare ai territori la facoltà di seguire la legge 56 o il Testo Unico di riordino delle autonomie locali”
Per Marco Meloni, che insieme al collega deputato Francesco Sanna ha presentato l’emendamento che ha consentito di inserire Cagliari nell’elenco delle città metropolitane all’interno della nuova legge Delrio, parla soprattutto di opportunità: “Dalla semplificazione della programmazione alla razionalizzazione delle risorse, all’efficientamento dei servizi, al miglioramento della qualità della vita”. Città metropolitana vuole anche dire attrazione e di sviluppo e di investimenti “e Cagliari ha la vocazione e la collocazione geografica migliore per realizzare queste condizioni”.
I numeri: l’area metropolitana esiste già di fatto. Esiste infatti un interdipendenza strettissima sul piano demografico fra area metropolitana e città capoluogo, nonché un forte interscambio economico, sociale e culturale: ogni giorno a Cagliari entrano 60 mila persone per studio o per lavoro; un terzo dell’economia gravita intorno all’area vasta di Cagliari.
Per l’economista Stefano Da Empoli Cagliari può dirsi un’area metropolitana “ristretta”. Tuttavia al di là dell’aspetto dimensionale Cagliari dispone di infrastrutture importanti (porto e aeroporto) e di altri importanti asset, come ad esempio un numero elevato di start up tecnologiche (72 in tutto, 55 nel capoluogo): guardando alle principali città metropolitane del Sud e Isole, Napoli è l’unica ad averne di più.