“Che la Sardegna non sia uscita ancora dalla crisi economica, lo vede anche un bambino, ma sparare numeri a vanvera, in contraddizione con quelli di Istat o Banca d’Italia, solo per dare a Pigliaru le colpe di chi lo ha preceduto, è davvero ridicolo.” Lo afferma in una nota il senatore del PD Silvio Lai.“Il vero deciso cambio di rotta la Sardegna lo ha fatto quando ha mandato a casa il disastroso governo del centrodestra. Alla giunta attuale è spettato e spetta il compito di cercare di rimediare ai danni fatti da quel governo regionale che lo stesso Cicu non ha, con opportunismo, mai avuto il coraggio di difendere. Le parole chiave di quella scellerata stagione sono state indebitamento, bugie e, appunto, disastri. È purtroppo vero che paghiamo ancora scelte insensate ma è altrettanto vero che la giunta Pigliaru sta mettendo le basi per uscire dalle difficoltà attuali. La Sardegna non corre ma ha di sicuro cambiato rotta verso il sereno. Lo dice Banca d’Italia nel suo più recente aggiornamento tendenziale, sia sul fronte delle famiglie che su quello delle imprese. Lo confermano i dati ISTAT elaborati da alcuni centri studi nazionali secondo i quali la Sardegna nel 2015 ha avuto un incremento di oltre 18 mila occupati facendo registrare, con un più 3,3%, la terza migliore performance tra le regioni italiane in quanto a creazione di nuovi posti di lavoro dietro a Basilicata (più 3,50%) e Puglia (più 3,39%). Certo, le difficoltà esistono ma ci piace pensare che la nostra regione sappia reagire così come stanno facendo gli imprenditori del Nord Sardegna che hanno deciso di dare un contributo concreto per mantenere le rotte low cost. Quello è un esempio di come si possa cercare di superare le difficoltà legate all’insularità lavorando tutti insieme per raggiungere un obiettivo. Di sicuro l’esempio non può arrivare da chi prima ha creato i buchi di bilancio e si è esposta alle procedure di infrazione dell’Unione Europea per poi avere il coraggio di parlare di rottura di interlocuzioni e/o mediazioni.”