Dai circoli della provincia di Oristano un messaggio per coinvolgere i cittadini alla politica

Sabato 10 gennaio dalle ore 15 presso la sede provinciale di via Canepa i circoli della provincia di Oristano si sono incontrati per condividere problemi e speranze all’interno del Partito Democratico della Sardegna. Nell’introduzione all’incontro il segretario provinciale Alessio Mandis ha parlato della centralità dei circoli come luoghi in cui si pensa come migliorare la realtà che si vive e in cui ci si candida a rappresentarla. “I nostri circoli sono distribuiti in diversi territori ma ci sono già realtà che si organizzano in unioni intercomunali per dare ai problemi comuni soluzioni condivise” ha detto Mandis.

Tra gli interrogativi posti dai circoli c’è quello sul come diventare attrattivi per i cittadini affinchè l’attività politica sia condivisa e sia maggiormente capace di governare i processi di cambiamento della società. Roberto Ponti segretario di Nurachi e Riola:  “I circoli hanno difficoltà ad esistere, non abbiamo le risorse, non abbiamo i luoghi per poter svolgere la nostra attività. Noi mettiamo a disposizione le nostre case, ma serve un circolo aperto a tutti” Bisogni manifestati anche da Stefano Madau di Cabras che ha parlato di una sede in pessime condizioni e di un circolo da rifondare. Bartolomeo di Maria di Abbasanta: “È bellissimo avere la possibilità di fare le unioni intercomunali dei circoli ma è necessaria una previsione statutaria in modo da incentivare la risposta dei segretari. Nei circoli non c’è un ricambio generazionale ma con questa segreteria provinciale stiamo affrontando il problema”. Sara Mancosu di Seneghe e Antonio Muleddu di Laconi hanno parlato di cultura e agricoltura come temi di interesse per i territori e come soluzione alla crisi attraverso la creazione di cooperative formate e sostenute nel loro avvio dai numerosi professionisti regionali. Momo Tilocca responsabile organizzazione della segreteria provinciale ha illustrato il lavoro svolto in queste settimane: “L’idea della segreteria provinciale è quella di ripartire dai circoli così come stiamo facendo oggi quindi siamo felicemente impegnati in questo senso. Dobbiamo investire la segreteria regionale dei problemi che affrontiamo: territori differenti, scarsa partecipazione, nessuna iniziativa. Infine dobbiamo dare ai circoli la capacità di discutere su tutto, noi ci siamo proposti di farlo in provincia di Oristano e auspichiamo che succeda anche a livello regionale”. Riccardo Scintu segretario del circolo di Oristano ha parlato del ruolo dei circoli rispetto al rapporto tra istituzioni e cittadini: “Siamo i punti di riferimento più prossimi ai cittadini nell’organizzazione del partito ma spesso le decisioni ci scavalcano mentre sarebbe più giusto riportare la decisione alla base. I nostri interlocutori sono anche le istituzioni ma manca un collegamento, un’autorevolezza che partendo dai circoli porti alla creazione di una coscienza collettiva, spirito critico e passione”. In questi anni la provincia di Orsitano è stata protagonista di alcune battaglie per la difesa del territorio, Stefano Murroni di Mogoro ha ripreso questa esigenza: “I nostri tesserati ci chiedono di portare avanti battaglie, una di queste è quella contro il deposito di scorie, facciamo in modo che il Pd sia in testa a questa voglia di affermare l’autonomia e l’autorevolezza di una Regione”. Spetta a Giovanni Cuccui di Tresnuraghes manifestare le criticità del presente affichè non si ripetano in futuro: “Io voglio dire anche cosa non vorrei da questo partito, non voglio più vedere assemblee con attese infinite dove si pensa solo agli equilibri basandosi su una vecchia classe dirigente, non vorrei vedere una regione che governiamo con un giunta immobile, con una  riforma degli enti locali calata dall’alto, slegata dalle realtà territoriali”. Battista Ghisu ha concluso gli interventi con una nota positiva e un incoraggiamento: “La partecipazione di oggi dimostra l’interesse e la maturità del partito, si parte dalla periferia, perché i circoli sono periferia di una grande organizzazione. Mi auguro che la nuova segreteria sia in controtendenza rispetto al passato perchè c’è bisogno di accorciare le distanze per non sentirsi soli”.

Nelle conclusioni il segretario regionale Renato Soru ha ricordato il ruolo e funzione dei circoli all’interno del Partito Democratico: “I circoli sono i primi punti di riferimento per i cittadini quando si fa politica. Ma i circoli non devono servire per eleggere semplicemente qualcuno, servono per discutere insieme, stando meglio e con più coraggio”. Nella condivisione delle diverse realtà intervenute ci sono problemi che si possono affrontare solo stando insieme, come la solitudine dei circoli superabile con le reti intercomunali, la partecipazione dei giovani attraverso dibattiti sui problemi che riguardano gli stessi giovani e trovando occasioni e momenti di incontro a prescindere da una sede di partito. “Io mi vorrei spendere insieme a tutti voi per superare le difficoltà che vive oggi la politica, pensate che solo il 10% dei cittadini si fida dei partiti- ha concluso Soru- Ma di chi ci dobbiamo fidare? Cosa ci rimane se non abbiamo la democrazia e i partiti?. I blog? Il populismo?. Io credo che alla fine ci siamo noi e abbiamo tutta la responsabilità di onorare le aspettative e le ambizioni della società in cui viviamo”.

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