Ha espresso grande soddisfazione il segretario dell’Ogliastra Davide Burchi per il positivo svolgimento dell’incontro tra i segretari di circolo del territorio alla presenza del segretario regionale Renato Soru: ” E’ stata una festa, un momento di forte partecipazione che ha permesso di mettere in campo i problemi dell’Ogliastra e di dipingere un quadro chiaro delle cose da fare nei prossimi mesi- ha detto Burchi- ci sono impegni che ognuno di noi si dovrà assumere ma se noi facciamo la nostra parte pretendiamo anche che la Regione Sardegna faccia lo stesso”.
Le rivendicazioni sono quelle sulla bozza di riforma degli enti locali, che, secondo i dirigenti locali, non è stata discussa con il territorio e che rischia di riportare l’Ogliastra in una situazione di incertezza amministrativa. Per sostenere queste battaglie non basta richiamare l’attività dei segretari di circolo: “Il partito non siamo solo noi o chi sta nelle istituzioni regionali”, ha spiegato il Segretario Renato Soru. ” Ci sono sindaci, insegnanti, giovani, pastori, disoccupati. Un partito è questo, è la realtà vera della società che viviamo e che ci candidiamo a rappresentare”.
Negli interventi che si sono succeduti nella mattina del 3 gennaio presso la sede del circolo Pd di Tortolì emerge un partito consapevole delle battaglie perse e delle occasioni da cogliere per evitare che si torni indietro, in una situazione di indeterminatezza. Piero Carta, ex presidente della provincia e segretario del circolo di Jerzu parla di proposte che dall’alto vengono calate sul territorio e non risultano utili né alla Sardegna, né all’Ogliastra. “Per questo, per tenere salde le nostre proposte c’è bisogno di un partito forte, dove gli iscritti ritornano ad essere le radici di quello che dobbiamo essere”. Marco Pistis, segretario di circolo di Loceri, ha portato l’attenzione sugli elettori che in Sardegna sostengono il Partito Democratico e che votano in base al programma e alla credibilità dei nostri candidati: “Per fare questo chiediamo al segretario regionale di fare sintesi rispetto alle varie posizioni che il Pd deve assumere per far fronte a quella esigenza di cambiamento che c’è nella società sarda”. Fulcro dell’attività politica nel Partito Democratico sono i circoli, ribadiscono Matteo Stochino di Lanusei, Mario Deiana di Tortolì e Andrea Puddu di Ulassai che hanno descritto l’approccio di lavoro adottato davanti ai problemi contingenti del territorio e dell’organizzazione di partito primo fra tutti la disaffezione alla politica e il disimpegno dei giovani. Marco Pili di Baunei ha lamentato la scarsa capacità del partito di decidere: “Dobbiamo sapere dove andare senza litigi, con praticità e passione. Vorrei che questi incontri servano per prendere decisioni”. Salvatore Carboni di Seui ha raccontato la propria esperienza politica come testimonianza di un impegno disinteressato: “Ho lottato quotidianamente contro le ingiustizie in questo territorio, lavorando per realizzare i sogni, anche quando non sembravano più tali”. Domenico Murgioni segretario di Villagrande Strisaili ha riportato il dibattito sul futuro del territorio partendo dalle responsabilità passate: “A Villagrande la nostra amministrazione è riuscita a mandare in appalto 15 milioni di euro di lavori pubblici che erano stati restituiti alla Regione durante le amministrazioni precedenti.” E ancora: “Mi piacerebbe che il partito dettasse le regole di principio entro cui dare indicazioni ai propri dirigenti e amministratori”. Cita fra gli altri l’esempio dell’istruzione scolastica: “Sentiamo proposte che partono dagli edifici scolastici e non dai ragazzi: sono loro che vanno tutelati, non il presunto presidio dei metri quadrati”.
Il consigliere regionale Franco Sabatini chiede più coraggio alla Giunta regionale rispetto ai grandi temi che vanno affrontati con lo Stato, dalla riforma degli Enti Locali sino alla Vertenza entrate. “La funzione del Partito Democratico in Sardegna è quella di occuparci dei problemi della gente andando a fondo sulle riforme”. Conclusioni affidate al segretario regionale Renato Soru che ha ripreso alcuni dei problemi sollevati nel corso del dibattito. “Concludo questo incontro con grande soddisfazione, consapevole che in Ogliastra esiste un partito vivo, l’unico partito in campo, che ascolta, che deve fare sintesi e che in ogni singolo paese sarà capace di progettare una Ogliastra ideale”. L’invito è quello di collaborare tra comuni, tra circoli, attraverso le unioni intercomunali: “L’Ogliastra è un pezzo di Sardegna, il territorio serve a completare il progetto di regione ideale. Non state soli nemmeno tra circoli, facciamo le intercomunali, facciamoci coraggio per andare avanti insieme”.
Un forte richiamo al ruolo del Partito Democratico nella società alla luce dei sempre più numerosi fenomeni di delegittimazione della politica: “Quando i partiti smettono di ascoltare il popolo e di fare sintesi sembra che la risposta sia il populismo, rivolgersi direttamente al popolo in alternativa ai partiti. Il populismo esiste quando i partiti smettono di fare il loro dovere, noi dobbiamo riempire quei vuoti, dobbiamo mettere i cittadini nelle condizioni di determinare il cambiamento dei luoghi che vivono”. Infine un richiamo al nuovo sito internet, la piattaforma on line che secondo il segretario regionale sarà un ulteriore luogo di confronto e discussione, con un sito per ogni circolo della Sardegna e con un archivio di materiali prodotti durante gli incontri.