Davide Carta: “Ricorrenza importante, tanti i risultati già raggiunti”

Oggi è il giorno in cui militanti e sostenitori festeggiano la nascita del Partito Democratico. E credo non si potesse festeggiare meglio che con un due passaggi legislativi che cambiano, in meglio, la vita del nostro Paese. Due risultati del governo a guida democratica che trovo di grande importanza e che personalmente auspicavo da tempo. Il primo è l’approvazione in prima lettura alla Camera della legge sullo Ius Soli temperato. È una legge che definisce nuovi diritti e il senso dell’impegno di una sinistra moderna, consapevole dello scenario sociale e economico in cui gli ultimi della terra, che sono per lo più le miriadi di persone coinvolte nei processi di migrazione contemporanea, sono spesso trascurati anche dal pensiero e dalla pratica politica progressista. È una legge importante che fa sì che i bambini nati in Italia da un genitore immigrato extracomunitario regolare abbiano la cittandinanza italiana, come ogni bambino extracomunitario che abbia completato un ciclo di studi di cinque anni. È un passo importante nella realizzazione dell’Italia di domani, che avvia una vera logica di integrazione dei tanti che vengono a lavorare da noi e che poi scelgono il nostro Paese per costruire la propria via e quella della loro famiglia. È una legge che guarda e tutela il nostro futuro, in una nazione che ha ormai uno stabile segno negativo nel tasso di crescita demografica e che troverà nuove energie nelle prossime generazioni dei nuovi italiani. Non si spiega chi, come il Movimento Cinque Stelle, abbia deciso di astenersi dal voto di un provvedimento così, o meglio si spiega nella logica caotica e, lasciatemelo dire, un po’ ridicola di chi sui temi importanti dimostra di avere poche idee ma ben confuse sul come si sia realmente innovatori.
Il secondo passaggio è quello dell’approvazione in via definitiva della riforma del Senato. Come saprete, è stata approvata con il PD unito e con la sostanziale e ben evidente irrilevanza dei voti dei verdiniani. Tanto per dire dell’inconsistenza delle tante polemiche degli ultimi tempi sulla presunta dipendenza da soggetti politici ben distanti dal Partito Democratico. I merito va al Governo, sottolineando anche che questo approvato è, in tutti i suoi principi fondamentali, il progetto di riforma dell’Ulivo di Prodi del 1996, che ci consegna un sistema istituzionale più moderno, finalmente in linea con le istituzioni europee. Del resto, basta una scorsa agli ordinamenti di altri Paesi UE per rilevare come la camera delle regioni sia un modello ben funzionante. Sono Paesi in cui ci si è risparmiati la polemica, anche questa piuttosto grottesca, sul presunto avvento, per via di questa riforma, di fascismi di ritorno o di scippi di democrazia. Mi pare, piuttosto, che ci sia un urgente bisogno, da certe parti, di rilettura, o di alfabetizzazione sui rudimenti costituzionali, perché dal grottesco all’incompetente spesso non c’è che l’imbarazzo della scelta.

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