“Non sappiamo davvero come definire le dichiarazioni di Cappellacci sulla vicenda di Funtanazza”. A dirlo è il consigliere PD Salvatore Demontis, componente della Commissione Urbanistica in Consiglio Regionale, un passato da assessore all’Ambiente a Sassari. “La motivazione del diniego originario da parte del Corpo Forestale sarebbe il pericolo incendio” , chiosa Demontis. “Ma non lo sa un ex Presidente della Regione che, una struttura alberghiera, è soggetta a Certificato di Prevenzione Incendi rilasciato dal Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco e non dal C.F.V.A. (Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale)? Il Certificato di Prevenzione Incendi -spiega Demontis- è l’insieme di tutte le norme, (anche quelle regionali nel caso di aree limitrofe ai boschi) applicazioni ed azioni che portano a rendere l’organismo edilizio sicuro rispetto ai rischi derivanti da incendio. La sicurezza è rivolta alla tutela delle persone, delle cose e dell’ambiente”.
“La teoria dell’ex Presidente della Regione è questa: oggi che governa il centro sinistra il Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale cambia idea sull’Antincendio. Tralascio il fatto che traspare l’idea, da parte di un ex presidente della Regione, che il parere tecnico del direttore del Corpo Forestale possa essere influenzato dalla politica, cosa che mi fa rabbrividire. Ma supponiamo per assurdo che sia cosi, sarebbe sufficiente secondo Cappellacci per l’ottenimento del Certificato di Prevenzione incendi da parte dei VV.FF? Ma suvvia non scherziamo davvero!”
“Qualche mese fa, sempre secondo Cappellacci, l’ostacolo era l’abbattimento di vecchi pini instabili. Abbattimento –si noti bene- bilanciato sotto il profilo ambientale dalla messa a dimora di essenze di pregio. Ho avuto l’onere di proporre, nel 2008 e come Assessore all’Ambiente del Comune di Sassari, il Regolamento del verde pubblico e privato cittadino. Da allora ogni abbattimento, anche di un solo albero nel Comune di Sassari, deve essere autorizzato dal dirigente del settore ambiente: non ho mai visto negare l’abbattimento di pini non di pregio (la quasi totalità ) e spesso instabili anche non bilanciati con nuove essenze di maggior pregio”.
“Insomma”, conclude Demontis “Non potendo accusare il nostro Segretario di voler aumentare la cubatura, perché questo non accadrà, Cappellacci usa argomentazioni campate per aria, che dimostrano solo una cosa: quanto in tema di ambiente tema il confronto fra le scelte disastrose della sua legislatura e quella del suo predecessore Renato Soru.