Il senatore del Partito democratico, Silvio Lai esprime soddisfazione per la cessione degli asset di generazione elettrica a carbone e a gas in Italia, compresa la centrale di Fiumesanto, al gruppo energetico ceco Energetický a Průmyslový Holding (Eph). «Accogliamo con soddisfazione la notizia della vendita da parte di E.On degli asset energetici da fonti tradizionali detenuti in Italia purché sia chiaro che non ci deve essere un passo indietro sul piano della sicurezza degli impianti e degli impegni assunti per lo sviluppo ma solo passi in avanti chiari e rapidi», – afferma il senatore Lai.
Le attività oggetto di vendita hanno una capacità di generazione complessiva pari a circa 4.500 megawatt. Consistono di circa 600 megawatt della centrale a carbone in Sardegna (Fiume Santo), e di circa 3.900 megawatt di altre sei centrali a gas situate nella penisola e in Sicilia. La transazione è soggetta all’approvazione della Direzione Antitrust della Commissione Europea. Si prevede che l’operazione si possa concludere nel secondo trimestre del 2015. «L’incidente di oggi alla centrale di Fiumesanto, in Sardegna, purtroppo l’ennesimo, conferma le nostre ragioni nel chiedere con insistenza a E.On la messa in sicurezza della centrale sotto ogni aspetto, e la necessità di avviare i progetti sulla costruzione del V gruppo. Ci troviamo di fronte, infatti – sostiene Lai – ad una centrale il cui invecchiamento é evidente quanto strategico il suo mantenimento in servizio o la vendita da parte dei tedeschi ad altri acquirenti in grado di mantenere gli impegni».
Il gruppo energetico verticalmente integrato, possiede e gestisce in prevalenza asset energetici regolati e a contratto nella Repubblica Ceca, in Slovacchia, in Germania e in Polonia. «Dalle notizie in nostro possesso la società Eph ha i suoi interessi primari e la massima esperienza nello sviluppo e nel funzionamento delle risorse energetiche tradizionali e – continua il senatore Pd – appare in grado di procedere con il miglioramento e lo sviluppo della centrale di Fiumesanto, come serve al territorio sia per il mantenimento dell’occupazione che per l’efficienza del sistema energetico regionale».
La società ceca assicura che la strategia da loro messa in atto sarà a lungo termine e focalizzata sullo sviluppo. Inoltre esprimono fiducia nella possibilità di collaborare per questo obiettivo insieme ai dipendenti, ai sindacati e agli altri stakeholder. «Per quanto ci riguarda sotto il profilo istituzionale manterremo alta l’attenzione e la vigilanza perché gli impegni presi nel 2007 non mantenuti in questi anni da E.On siano invece parte integrante dei progetti dei nuovi proprietari. Dispiace – conclude Lai – che un sistema così necessario per il Paese e peraltro in utile sul piano economico non sia stato oggetto dell’attenzione dovuta da sistema industriale italiano».