Competenza ed esperienza, unità e apertura. La lista Italia democratica e progressista – sostenuta da Partito Democratico, Articolo 1, Partito Socialista Italiano e Demos – ha presentato i candidati sardi e il programma per le elezioni politiche del 25 Settembre.
All’incontro con la stampa, tenutosi al Ghetto degli Ebrei a Cagliari, hanno partecipato anche numerosi esponenti, dirigenti e militanti.
Tra i temi dell’incontro introdotti dal segretario regionale Emanuele Cani, sanità, trasporti, scuola, insularità. Istanze che la peggior giunta della storia dell’autonomia sarda non ha saputo affrontare. Sarà tutto qui l’impegno del Partito Democratico – Italia democratica e progressista: una campagna elettorale che, strada per strada, casa per casa, racconterà il programma dell’Italia che vogliamo e aprirà la strada verso le elezioni regionali del 2024.
Marco Meloni, coordinatore nazionale del PD e capolista al Senato, ha ribadito che il 25 settembre la scelta sarà netta: “noi o la peggiore destra, a livello nazionale. Noi o Solinas, perché in Sardegna il voto sarà anche questo: un giudizio sulla peggior giunta della storia della Sardegna e l’apertura di una pagina nuova per la nostra regione, che si realizzerà di qui alle prossime elezioni regionali. Per questo in campagna elettorale racconteremo ai sardi il nostro programma nei luoghi che simboleggiano il fallimento della destra sarda. In Sardegna poi c’è un’altra peculiarità: tutti i collegi uninominali sono contendibili, e noi cercheremo di spiegare ai sardi che possono essere conquistati solo da noi o dalla destra. Per questo ogni altro voto diverso dal centrosinistra, da parte di chi vuole evitare un successo della destra, è un voto che conduce proprio a quell’esito. Può non piacere, ma è una conseguenza di questa pessima legge elettorale: non averla potuta cambiare è una delle tante responsabilità di chi ha fatto cadere il governo Draghi e anticipato la fine della legislatura”.
“Questa campagna elettorale sarà l’occasione per affermare il tema dei diritti, messi a repentaglio dalla destra”, così Romina Mura, attuale Presidente della Commissione lavoro alla Camera e candidata al collegio plurinominale della Camera, che attacca duramente gli avversari, anche regionali, su un programma proiettato al passato, specialmente per quanto riguarda le politiche di genere.
Il menefreghismo del centrodestra si manifesta anche nella scelta dei candidati: “in Sardegna è stato scelto nel collegio uninominale del nord Sardegna un toscano, Marcello Pera. Una chiara scelta politica”. Queste le parole di Gavino Manca che a Sassari sfiderà l’ex Presidente del Senato.
La scelta invece del Partito Democratico – Italia democratica e progressista è diversa. A partire dal tema principale di questa campagna elettorale: l’economia. “La flat tax, se attuata, farà mancare 70 miliardi di euro alle casse dello Stato: noi vogliamo aiutare concretamente i più deboli e le famiglie attraverso sgravi e incentivi”, dice Andrea Frailis, candidato al collegio uninominale della Camera di Cagliari.
Ed è proprio sugli strumenti attraverso i quali l’alleanza di centrosinistra vuole sostenere le famiglie che Franca Fara, candidata al collegio uninominale di Carbonia, rivendica i punti cardine del programma nazionale: “la progressiva gratuità della scuola dell’infanzia e l’adeguamento delle retribuzioni degli insegnanti e del personale scolastico. Noi vediamo la scuola come una vera comunità educante”.
Antonio Solinas, candidato al plurinominale del Senato, ha poi posto l’accento sul silenzio assordante del governo regionale sui progetti del PNRR nell’isola: “Ci sono tante infrastrutture da creare e rilanciare che possono contribuire a combattere anche altri fenomeni, come quello dello spopolamento”.
Grazie all’alleanza che vede il Partito Democratico in prima linea, con l’Italia può ripartire anche la Sardegna. La responsabilità che contraddistingue questo centrosinistra la si riscontra nei temi dell’istruzione, della sanità e del lavoro, citati dalla candidata al collegio del Senato sud Sardegna, Maria Del Zompo: “I miei genitori avevano la quinta elementare, io sono diventata Rettore. Questo esempio vale ancora di più per la Sardegna, dove tra il tardivo accesso all’istruzione e la dispersione scolastica, la nostra isola vive una crisi sociale”.
“La sfida che abbiamo davanti ci deve portare a raccontare quello che già stiamo vivendo nel sud Sardegna, dove il partito di Giorgia Meloni già governa ed è sotto gli occhi di tutti la situazione della città metropolitana” Francesco Lilliu, candidato al collegio plurinominale alla Camera. “insieme alla nostra autorevolezza e al nostro radicamento riusciremo a raccontare il nostro programma e a scongiurare la destra al governo”.
Patrizia Desole, candidata nel collegio plurinominale nord Sardegna ha manifestato l’orgoglio per la candidatura “in un Partito Democratico che ha un programma serio. Cito due temi: il contrasto alla violenza sulle donne e il tema della casa, che è ormai un’emergenza anche in Sardegna”.
Carla Bassu, candidata nel collegio plurinominale della Camera, ha ricordato l’importanza dei diritti costituzionali che riguardano la Sardegna: “Le prossime riforme dovranno fare dell’insularitá un punto di forza per la Sardegna, anche attraverso l’utilizzo dei fondi del PNRR”.
Silvio Lai, candidato nel collegio plurinominale per la Camera, ha ricordato la forza della squadra messa in campo in Sardegna: “Siamo un gruppo coeso, dotato di autorevolezza e competenza, pronto per la prova di Governo” e sui temi: “La nostra idea di fisco non è quella della flat tax che farebbe sparire le risorse per il sistema sanitario nazionale e per l’istruzione pubblica”.
Nei prossimi giorni sono in programma iniziative in tutti i territori della Sardegna. Marco Meloni ha annunciato l’arrivo sull’isola del Segretario nazionale Enrico Letta nelle prime settimane di settembre.
Cagliari, 27 agosto 2022