CAGLIARI, 16 DICEMBRE 2014 – “Investire sul futuro del territorio e sul paesaggio è uno degli obiettivi della Giunta Pigliaru. Per farlo saranno utilizzati anche i fondi europei”. A dirlo è l’assessore degli Enti Locali e Urbanistica Cristiano Erriu a Solarussa al workshop Internazionale “Territori dell’acqua. Scenari di progetto nei paesaggi a rischio idrogeologico”, organizzata dal Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica di Alghero dell’Università di Sassari.L’assessore degli Enti locali ha evidenziato la necessità di “una visione olistica ed ecosistemica del territorio”, che sia capace di superare un orientamento disciplinare e settoriale in particolare in ambiti in cui il rischio idrogeologico interessa le prospettive di sviluppo insediativo ma anche la necessità di un ridisegno del palinsesto territoriale a partire da una più coerente gestione delle trasformazioni insediative che si confrontano con le dinamiche degli ecosistemi dell’acqua. “Si tratta di temi – sottolinea ancora l’assessore Erriu – cari a questa Giunta regionale, la quale investirà nel futuro, anche attraverso il contributo dei fondi europei dedicati proprio al tema del paesaggio. Il riconoscimento di architetture territoriali che si generano da una conoscenza selettiva dei processi ambientali ha rappresentato il filo conduttore dell’esperienza didattica e dell’attività di ricerca che, su questi temi, il Dipartimento di Alghero sperimenta fin dalla sua fondazione”.Il workshop, diretto da Gianfranco Sanna, Silvia Serreli e Nicola Sechi, docenti del Dipartimento di Alghero, è stato organizzato con l’attiva partecipazione del sindaco Enrico Marceddu e dell’assessore all’Urbanistica Mario Tendas che hanno accolto i 50 studenti del Master Internazionale di II Livello in Waterscape, della Laurea Magistrale/Master Europeo in Pianificazione e Politiche per la Città, l’Ambiente e il Paesaggio e del Dottorato Architettura e Ambiente.Gli studenti si sono concentrati sull’individuazione di strategie di gestione dell’acqua che interessano il bacino idrografico minore del Rio Traessu, un bacino poco studiato che sottopone alcuni quartieri della città a condizioni di rischio. Per contrastare situazioni critiche legate al dissesto idrogeologico e alle inondazioni in ambito urbano, i progetti si sono focalizzati sulla possibilità di creare nei paesaggi rurali a monte dell’abitato un dispositivo di captazione, utile a contenere e rallentare i flussi d’acqua meteorica, costituito da piccole vasche di laminazione che possono rispondere sia alla necessità di rallentare e accogliere i volumi d’acqua provenienti da eventi eccezionali, ma anche a ridisegnare ambiti territoriali che contribuiscono a risolvere problemi urbani attraverso interventi a basso costo materializzati da architetture di piccole dimensioni ma di significato territoriale.