“Il lancio dei bandi per le nuove iniziative imprenditoriali nel Piano Sulcis è un’ottima notizia. Quando il quadro si completerà, nelle prossime settimane, sono sicuro che l’occasione di una scossa positiva nel senso della ricerca di un nuovo modello di sviluppo per questo pezzo di Sardegna sarà colto da molti imprenditori veri e innovativi. Con la legge di stabilità 2016 diamo un ulteriore contributo a tutto il sistema delle imprese, anche piccolissime, con l’eliminazione della componente lavoro dal calcolo dell’IRAP. E per quelle che faranno investimenti, come chi si insedierà nel Sulcis, la possibilità di dedurre queste spese con un super ammortamento del 140% “. Lo dice Francesco Sanna, deputato del Partito Democratico.
“Intanto è utile osservareanche l’andamento della applicazione della misura di fiscalità di vantaggio, in vigore nei 23 comuni del Sulcis Iglesiente dalla seconda metà del 2014” continua Sanna, che fu l’autore della proposta, poi trasformata in legge, con cui si è realizzata nel sud-occidente dell’Isola la più grande zona franca urbana in Europa.
“I dati certificati dalla Agenzia delle Entrate al 19 febbraio 2016, fotografano 20 mesi di applicazione della misura. Le partite IVA individuali e le società che possono godere del bonus fiscale sono sempre 4345, quelle che hanno iniziato a fruirne in concreto sono invece 3393, il 77,55 per cento del totale. Esse sono cresciute di 111 unità rispetto alla rilevazione del 2 settembre 2015, con un incremento percentuale del 2,5%. Tutte le impreseche stanno utilizzando il bonus hanno compensato tasse e imposte per circa 40 milioni di euro (39.744.346 euro, per la precisione). Rispetto ai 124,9 milioni di euro a disposizione della misura, la fruizione effettiva (cioè il”tiraggio” di risorse portate in compensazione nelle dichiarazioni fiscali delle imprese) corrisponde al 31,81 per cento del totale.
Ma se invece consideriamo solo le imprese che hanno iniziato a fruire del bonus (valore medio di poco al di sotto di 30 mila euro) la percentuale di utilizzazione del totale sale al 41,5 %.
Osserviamo che in alcuni Comunile imprese, secondo il parametro della fruizione reale, hanno utilizzato oltre il 45% del totale delle risorse a loro disposizione. Nel gruppo di testa (45% e più) abbiamo Portoscuso, Carbonia, Tratalias, Villamassargia e Villaperuccio. Per queste realtà, alla boa dei due anni di applicazione della misura, si prospetta il superamento della metà delle risorse assegnate. Nella zona bassa della graduatoria della velocità di fruizione , sotto il 35%, si trovano Buggerru, Carloforte, Fluminimaggiore, Giba, Nuxis e Piscinas. La città di Iglesias è nella parte alta, con il 44,46% delle risorse utilizzate.
Complessivamente la misura, perchi la utilizza, sta funzionando bene. Rimane all’attenzione delle istituzioni il tema del mancato inizio di utilizzazione, da parte di poco meno di mille imprese che li tengono nel cassetto fiscale tenuto chiuso, di oltre 29 milioni di euro. Le ragioni possono essere le più varie e valide. Penso che nelle prossime settimane la risposta ai bandi per i progetti di impresa ci dirà se le risorse loro dedicate sono sufficienti ad agevolare le iniziative che si presenteranno allo sportello INVITALIA di Monteponi o se invece ne dovremo urgentemente reperire delle altre. In quel caso la riflessione sulla revoca dei fondi ZFU inutilizzati dovrà giungere a conclusione” conclude Sanna.