(La Nuova Sardegna)
ARZACHENA. « La politica del turismo portata avanti dall’amministrazione Ragnedda viaggia a rilento». Lo sostengono i consiglieri di opposizione del Pd, Fabio Fresi e Alberto Azara. «Ci saremmo aspettati un cambio di passo lo scorso ottobre, quando erano evidenti i malumori all’interno della giunta. L’assessore Gianni Baffigo oggi, alle porte della stagione, parla di programmazione turistica, quando tutto dovrebbe essere già programmato».
Fresi, capogruppo dem in Consiglio, dà alcuni spunti. «Attendiamo impazienti i risultati dei tavoli tecnici permanenti. Ci sono comuni costieri che investono parti consistenti dei bilanci per progetti di “destination management”, che mirano cioè alla gestione complessiva dell’offerta turistica in tutto il territorio. Alcuni hanno stipulato accordi commerciali con compagnie marittime che praticano tariffe scontate a chi acquista pacchetti con gli operatori locali. Si parla spesso di “Cento e20”, il programma portato avanti dall’assessore agli spettacoli, Alessandro Malu. La popolazione non ha bisogno di piccole distrazione ma di politiche serie, volte alla promozione e al rilancio economico. Pochi eventi ma di grande rilievo potrebbero fare la differenza anche in bassa stagione». Fresi guarda oltre. «Andrebbe poi studiato un percorso ciclabile diffuso in tutto il territorio, che dovrebbe essere scontato all’interno di un paesaggio come il nostro. Per non parlare dei servizi essenziali che mirano a colmare il grande gap dei collegamenti, a cominciare dalla battaglia che va portata avanti sulla strada Olbia-Arzachena-Santa Teresa, infrastruttura imprescindibile per attuare qualsiasi politica di rilancio turistico. L’atteggiamento di disinteresse verso la Costa Smeralda e la Gallura non può essere più tollerato. E ribadisco che in questa battaglia, Arzachena non può avere il ruolo di spettatore passivo». Afferma Azara. «Credo sia intelligente riutilizzare dei locali vuoti per la promozione turistico-culturale ma si dovrebbe pensare anche a idee per attività complementari come quelle dell’albergo diffuso. Se i turisti non hanno la possibilità di conoscere e soggiornare in centro difficilmente potranno contribuire alla microeconomia del centro storico e non solo». Fresi sferra poi l’attacco. «La crisi politica interna alla maggioranza, nonostante i proclami di unità, è sotto gli occhi di tutti. Aggrava la situazione di stallo delle politiche programmatiche e blocca l’attività amministrativa. Nulla, ad esempio, è stato ancora fatto per risolvere l’assenza delle quote rosa in giunta»