I circoli Pd fondano l’Unione intercomunale (La Nuova Sardegna)

SAGAMA. Dal patto di Sagama nasce la nuova Unione intercomunale dei circoli Pd della Planargia-Montiferru. Delisa Dettori è stata eletta al ruolo di coordinatore. L’organismo guarda a Bosa come punto di riferimento territoriale ma in un clima di reciproca considerazione e rispetto fra tutte le realtà del territorio. Il parto non è stato certamente dei più semplici, anche perché la gestazione è durata ben sei anni. Ma alla fine nel centro di aggregazione del paese al confine tra Planargia e Montiferru la prima riunione dell’assemblea dell’Unione intercomunale del Partito Democratico – che riunisce i circoli di Bosa, Cuglieri, Scano Montiferro, Magomadas, Sagama e Tresnuraghes – ha trovato finalmente sintesi, unità d’intenti, strategia di manovra e soprattutto dirigenza condivisa. L’Unione ha il fine di coordinare le iniziative territoriali, approfondire le tematiche di interesse comune, favorire il dibattito e la costruzione di proposte politiche di interesse territoriale. Mentre i comuni non ancora rappresentati possono aderire creando a loro volta un circolo Pd o con i singoli che possono aggregarsi a quelli già costituiti. Obiettivo «Rispondere alla necessità che Planargia e Montiferru siano uniti per far crescere il proprio peso politico», commenta il segretario del Pd di Bosa Salvatore Angotzi. Che spiega: «Troppe volte le potenzialità del territorio sono rimaste inespresse, mentre altre realtà sono maggiormente rappresentate perché aggregate e organizzate». Da qui l’augurio al neo eletto coordinatore Delisa Dettori di proficuo lavoro. Sempre Sagama si è votato per il consiglio direttivo, composto dai segretari dei circoli aderenti (Bosa ha espresso anche un altro componente), e da un rappresentante ogni 20 iscritti. «Il ruolo del circolo di Bosa sarò quello di aiutare la crescita dell’Unione intercomunale, stimolando l’organizzazione di iniziative volte all’aggregazione» afferma Salvatore Angotzi. L’ulteriore auspicio invece è quello di creare le condizioni per superare vecchi, e inutili, luoghi comuni legati al campanile. «Bosa è, e resterà, il punto di riferimento della  comunità planargese e non. Ma la città assumerà il ruolo non di padre padrone ma di fratello maggiore, di guida. Capace di indicare la via  e, quando sarà il momento, di fare un passo indietro» conclude il segretario del circolo di Bosa. Ora non resta che attendere i risultati concreti di un passaggio storico nel Pd del territorio. Tanto più nelle more del dibattito aperto in Sardegna sulla nuova organizzazione amministrativa territoriale che seguirà la cancellazione delle province.

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