Immigrazione, Sabatini e Lai (Pd): dalla destra isolana “speculazione inaccettabile”

CAGLIARI, 24.08.2015 – “Penso che utilizzare una emergenza come questa per fare speculazione politica sia una responsabilità gravissima oltre che scandalosa. Mi piacerebbe che anche la Chiesa Sarda si esprimesse a riguardo”. Lo dice il presidente della Commissione Bilancio in Consiglio regionale, Franco Sabatini (Pd), in merito all’arrivo dei 963 migranti di questa mattina a Cagliari. “I nostri eroi sardi Cappellacci e Pili la buttano in politichese, demagogia e populismo. Creano allarmismo, invitano all’esclusione inseguendo le cretinate che tutti i giorni Salvini spara sull’opinione pubblica – attacca l’esponente del Pd -. È un problema difficile, ci sono stati errori di politica internazionale gravissimi, certamente l’Europa non è stata in grado di affrontare per tempo il problema: ma oggi, subito, adesso, mentre degli esseri umani rischiano di morire a noi tocca fare la nostra parte, accogliere ed aiutare questi nostri fratelli. Potrei citare i continui richiami di Papa Francesco – conclude Sabatini – ma li abbiamo letti tutti e li conosciamo bene”.

Durissimo anche l’intervento del senatore sardo Silvio Lai: “La destra sarda con le sue polemiche agostane sugli immigrati dimostra che le parole del segretario della Cei mons. Galantino su chi cerca di “raccattare voti” sugli immigrati sono assolutamente meritate e esemplari”.

Piazzisti da quattro soldi che pur di prendere voti, di raccattare voti, dicono cose straordinariamente insulse” aveva detto solo pochi giorni fa il segretario della Cei mons Galantino per definire chi criticava la Chiesa per le sue posizioni sul tema dell’immigrazione.  Per Lai sono parole “perfette come giudizio  su Pili e Cappellacci sulla questione migranti.  Il fatto che l’Europa stia facendo meno di quello che dovrebbe-prosegue il senatore PD- non giustifica lo squallore di chi cerca visibilità estiva, sulla pelle di chi fugge dalla guerra e dalla morte”.

“Bene fa la Giunta Pigliaru a mantenere intatta la sua linea di accoglienza”, conclude Lai, che giudica positivo l’atteggiamento di distinzione dell’isola rispetto al rifiuto delle Regioni ricche guidate dal centrodestra. “Alla cultura e alla storia dei sardi non appartengono nè quelle idee nè quei comportamenti”.

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