La Direzione regionale ha votato a maggioranza i primi nomi della segreteria regionale proposti dal segretario Renato Soru. Si tratta di Barbara Argiolas, attuale assessore al Turismo e alle Attività produttive nella giunta di Massimo Zedda; Andrea Murgia, un’esperienza da funzionario europeo ed un passato politico che lo vede già nel 2009 nel listino Soru e nel 2013 come candidato in quota civatiana alle primarie per la presidenza della regione; Luca Clemente, giovane dirigente del partito con un background in ambito editoriale e Mauro Coni, docente universitario e titolare dell’assessorato ai Trasporti sempre al Comune di Cagliari. Alla Argiolas va la delega all’Organizzazione del partito, mentre Luca Clemente sarà responsabile per l’Organizzazione dei circoli e per la Comunicazione. Andrea Murgia gestirà la delega all’economia e fondi comunitari, mentre Coni si occuperà di Trasporti e mobilità interna.
Fra le altre novità importanti della direzione la decisione di prorogare il tesseramento 2014 sino al 28 febbraio 2015: una proposta avanzata dal Segretario in apertura dei lavori e motivata dall’esigenza di suscitare una maggior partecipazione e coinvolgimento della società nella vita del partito attraverso il momento dell’adesione.
“Dovremo anche decidere come svolgere i tesseramenti nel futuro”, ha aggiunto il Segretario Soru che ha invocato l’adozione di regole nuove, trasparenti ,chiare e tracciabili attraverso il tesseramento on line. Una scelta che potrà contribuire ad evitare i rischi di inquinamento del voto alle primarie che hanno coinvolto il pd romano:“A Roma in questo momento c’è un commissario che dice che deve cancellare il tesseramento, rivedere la geografia dei circoli e quella del partito in sede locale”, ha detto Soru. “Fortunatamente noi non siamo nelle condizioni del Pd romano, però alcuni campanelli d’allarme li dobbiamo cogliere”. Riferendosi alla partecipazione massiccia di gruppi cooptati dall’esterno per il voto, Soru ha aggiunto: “Questi sono comportamenti che vanno riconosciuti ed estirpati subito se vogliamo che le modalità del nostro impegno siano riconosciute anche all’esterno”
Tra i temi trattati dal Segretario anche il superamento delle divisioni passate per la risoluzione dei congressi non ancora celebrati; la riproposizione di un Pd fortemente connotato in ambito regionale, un Pd “sardo” concentrato nella risoluzione dei problemi contingenti ma anche nell’elaborazione dell’agenda politico-programmatica del partito per i prossimi anni in Sardegna.
“La Giunta regionale ha il diritto di sapere qual’ è la visione del Pd su futuro dell’isola, cosa pensa il partito su temi quali la sanità, la scuola, i trasporti, il governo del territorio, la riforma degli Enti Locali, i servizi generali”.
Sulla sanità: “ Il Pd è impegnato a garantire una buona sanità ai sardi, con il varo di una riforma che ha per obbiettivo il controllo dei costi ed il contestuale reperimento di risorse a servizio del bene comune”. E sulla presunta battaglia per le nomine nelle Asl: “Noi diciamo chiaramente che la politica deve uscire dalla sanità”. Il Pd vuole creare una discontinuità con le prassi della precedente gestione di centro destra “che usava le nomine in sanità per interessi di parte per la conquista del potere mettendo all’ultimo posto l’interesse generale”.
Sui trasporti: “Il Pd deve avere una sua visione sia sui trasporti da e per l’isola che sulla cosiddetta mobilità interna “. E a proposito di continuità territoriale: “ 71 europarlamentari hanno firmato a una richiesta al commissario europeo ai Trasporti perché garantisca il diritto della Sardegna alla mobilità territoriale non solo per Roma e Milano ma anche per altre destinazioni nell’ambito del territorio nazionale. E’ una richiesta forte, supportata da due vicepresidenti dell’assemblea parlamentare da un ex commissario europeo: credo che il Pd possa sostenere in Sardegna questa posizione sulla mobilità”
Sull’istruzione: “ Le ultime statistiche sull’istruzione indicano l’Italia al 3° posto per dispersione scolastica, e dentro il dato italiano vedono la Sardegna all’ultimo posto. Sembra che non interessi molto a nessuno ma ce ne deve importare molto, e dobbiamo occuparcene come dirigenti politici e amministratori. Il futuro della Sardegna dipende in maniera netta da quello che siamo capaci di fare, a maggior ragione nel mondo di oggi”
In chiusura, il segretario regionale ha poi fatto proprio l’ordine del giorno proposto da Marco Meloni sulle servitù militari per chiedere che venga confermato l’impegno della giunta di Francesco Pigliaru “sulla progressiva riduzione delle basi militari in Sardegna”.