“Se si fa un altro inceneritore è evidente che Tossilo non ha ragione di esistere”. Sull’ipotesi di un terzo inceneritore nell’isola la posizione di Renato Soru è chiaramente riportata in un articolo sull’Unione Sarda del 28 dicembre: “Ciò che non capisco”, dice il Segretario, è come mai nel nuorese fu rifiutato il progetto di un investitore privato che garantiva il ritiro dei rifiuti a 60 euro a tonnellata, e oggi-oltretutto con l’incremento della differenziata-si decide di fare esattamente il contrario, e con costi che pesano sulla collettività”. Per Soru “Sarebbe opportuno puntare sulle politiche del riciclo, dei rifiuti zero”. Sull’ubicazione del secondo inceneritore, Soru non disdegna l’idea del Nord Sardegna, magari a Porto Torres, dove si potrebbe utilizzare “un forno peraltro già esistente, quello di E.On che prima bruciava carbone. Il tutto senza ulteriori investimenti pubblici”.