Su proposta della Giunta, il Consiglio regionale ha approvato il 3 dicembre una legge di natura straordinaria “in favore di lavoratori dipendenti di società partecipate al 100 per cento dalla Regione autonoma della Sardegna”. Si tratta di una svolta per i lavoratori dell’Igea che attraverso il piano di salvataggio avranno la certezza dei pagamenti del saldo di ottobre e della mensilità di novembre per quanto riguarda gli arretrati e una sicurezza per il futuro, a partire dalla tredicesima. La nuova norma prevede uno specifico Fondo regionale, con una dotazione di 5 milioni e 500mila euro, che sarà usato per anticipare le spettanze dovute ai lavoratori delle società partecipate nel caso in cui queste non riescano a pagare le retribuzioni mensili dovute. “Questo è un provvedimento dettato dall’emergenza visto che i lavoratori erano da troppo tempo senza salario. Qualunque sia il quadro non devono essere i lavoratori incolpevoli a pagare per il disordine degli altri” ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru Pigliaru subito dopo l’approvazione del testo in aula. Il Fondo è costituito presso la Sfirs, la Finanziaria della Regione, che potrà anticipare i pagamenti fino al 100% delle retribuzioni maturate ed sarà attivabile su richiesta dei lavoratori interessati senza oneri aggiuntivi.
Intanto la vertenza sfociata in un presidio permanente con l’occupazione del pozzo 2 della miniera di Campo Pisano ha avuto un’attenuazione, con l’interruzione del presidio in miniera, in segno di “distensione”.