Giovedì 12 Novembre presso il Circolo 5 La Palma, si è tenuto un incontro sulla riforma della sanità in Sardegna; sono intervenuti Giuseppe Frau, della segreteria regionale, il consigliere regionale Lorenzo Cozzolino e l’assessore alle politiche sociali del comune di Cagliari Luigi Minerba. Ha aperto l’incontro il Segretario del Circolo Patrizio Lai con una breve introduzione sull’argomento. La parola è passata a Frau, che ha sottolineato come siano necessari l’ascolto e la condivisione per poter realizzare la riforma e quale sia l’importanza del ruolo del PD nel comunicare ai cittadini questi cambiamenti. Infatti la riforma è stata avviata e accompagnata da un processo di partecipazione nei territori. La riorganizzazione oggi è necessaria prima di tutto per la grave situazione economica ereditata da questa Giunta e per poter migliorare i servizi. Si parte dalla riorganizzazione della rete ospedaliera che deve tener conto dei cambiamenti demografici. Sempre di più è evidente come si debba partire dalla creazione di una rete che porti ad una maggiore domiciliarità ed a un miglioramento della gestione del pronto soccorso; quindi non più 39 strutture che operano da sole ma una rete che permetta una maggiore efficienza con collegamenti per patologia. Ha poi proseguito Lorenzo Cozzolino che ha sottolineato come questa riforma vada necessariamente accompagnata da quella del sociale e dall’emergenza – urgenza. Attualmente il grosso della spesa copre i malati cronici, per risolvere problematiche che andrebbero affrontate in modo diverso, anche grazie all’istituzione delle case della salute. Ha descritto poi i livelli in cui verranno inquadrati gli ospedali, le eccezioni che verranno fatte per strutture che servono territori particolarmente disagiati e le interconnessioni con il sociale. Ha chiuso poi Luigi Minerba, ricordando come nei tentativi di riforma fatti in passato mancasse del tutto la consultazione territoriale e come oggi sia più facile capire dove sia necessario intervenire grazie alle audizioni fatte nei territori. Ricorda come il comune di Cagliari si stia già muovendo verso un’integrazione tra la sanità e il sociale con l’apertura dei centri di quartiere