Il Pd del Sarrabus denuncia: «Troppi disagi e danni economici per gli allevatori della zona»
I lavori risultano conclusi da diversi mesi ma dell’apertura del mattatoio di Villaputzu ancora non se ne parla. Lo denunciano i circoli del Partito Democratico di San Vito, Villaputzu e Muravera che chiedono alle amministrazioni del Sarrabus ed in particolare al presidente dell’Unione dei comuni di farsi carico di questa problematica ed avviare una seria trattativa con il comune di Villaputzu affinché il mattatoio riprenda l’attività in tempi brevi e si trovi un accordo per la gestione unitaria e, possibilmente, coinvolgendo anche l’Unione dei Comuni del Gerrei. Il Pd sarrabese sottolinea come la struttura ubicata alla periferia del paese sia «sopravvissuta, a seguito di dovuti adeguamenti alle norme restrittive imposte dalla Comunità Europea. L’excursus a partire dagli anni novanta ad oggi è stato quello di un mattatoio che ha aperto e chiuso l’ attività parecchie volte». Un’autentica odissea, quella del mattatoio, nato per soddisfare le esigenze dell’intero Sarrabus: «La gestione del mattatoio ha sempre comportato per il comune di Villaputzu una notevole voce di spesa in quanto con i soli diritti di macellazione versati dagli utenti, tali spese non venivano soddisfatte – si legge nel documento dei circoli del Pd – Venne avanzata una proposta da parte dei comuni del Sarrabus per una gestione sovracomunale ma l’amministrazione di Villaputzu rifiutò questa ipotesi. Dopo un’altra serie di interventi di ristrutturazione venne fatto un bando pubblico e la gestione diventò privata. Per alcuni anni il mattatoio lavorò bene, ma si ripresentarono i problemi di sempre. Praticamente veniva trascurata la manutenzione ordinaria ed in particolare del solaio che essendo a tetto piano presentava delle infiltrazioni d’acqua. Si ebbe così una nuova chiusura e, una volta effettuati i lavori di manutenzione, i locali vennero nuovamente affidati ai privati. Dopo qualche anno venne nuovamente chiuso per ristrutturazione e messa a norma in base alle nuove leggi. Praticamente un calvario». Ora la struttura è chiusa e a niente sono valsi i tentativi di farla riaprire. Gli ultimi lavori, costati 350mila euro, si sono conclusi nel 2012 ma, nonostante ciò, il mattatoio non è operativo con danni di non poco conto per gli operatori del settore: «Il Sarrabus Gerrei ha sempre goduto di una buona fama per la qualità delle proprie carni. Si parla tanto di prodotti a chilometri zero e poi non si è in grado di tenere efficiente una struttura che sarebbe in grado di creare lavoro, oltre a garantire alle popolazioni locali il consumo di carni di qualità»