“L’Autorità sarda per l’energia”: passo a due tra Moriconi (Pd) e Confindustria (sardiniapost.it)

Ecco “l’Autorità per l’energia Sardegna“. Con una proposta di legge, in 10 articoli, a chiederne l’istituzione è Cesare Moriconi, consigliere regionale del Pd. L’obiettivo è quello di “coordinare la redazione del Piano energetico regionale”, predisponendo anche “un Piano di efficientamento di tutte le strutture pubbliche presenti nell’Isola”.

La proposta di legge è stata presentata questo pomeriggio nella sede di Confindustria. Moriconi propone la Sfirs, il braccio finanziario della Regione, come “soggetto attuatore dei programmi europei di settore”, visto che l’abbattimento dei costi energetici “è il primo gap da superare per attrarre nuovi capitali privati”.

Moriconi ha pensato un‘autorità snella, con due soli “membri di nomina presidenziale” e un costo annuale di “30mila euro”. Parallelamente, all’articolo 5, è prevista la Conferenza per l’energia, che “con cadenza annuale deve monitorare sullo stato dell’arte del settore e valutare le ricadute delle azioni intraprese”.

La proposta di legge fa leva anche sul potenziamento delle energie verdi. Con una premessa: “La liberalizzazione del mercato elettrico – scrive Moriconi – ha costretto molti Paesi a ricercare le migliori condizioni durature d’indipendenza energetica, anche attraverso il ricorso alla tecnologia che progressivamente si è sviluppata intorno alle fonti rinnovabili“. Per il consigliere democratico si tratta di “un nuovo mercato che ha consentito di avviare la diffusione capillare dell’energia elettrica non solo nelle realtà urbane, ma anche e soprattutto in quelle rurali, fungendo da stimolo e opportunità per la ripresa economica di molte zone marginalizzate, economicamente svantaggiate, o in ritardo di sviluppo”.

Infine lo sguardo sul quadro generale del settore. “Uno scenario – conclude il consigliere democratico – in continua e straordinaria evoluzione, per questo è necessario pianificare, governare e monitorare con adeguatezza ogni intervento. Il che vuol dire condizioni di congruità delle strutture, competenze degli operatori e responsabilità nelle azioni, la sola strada per costruire risposte efficaci e all’altezza delle straordinarie opportunità che la sfida dell’energia ci offre”.

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