L’UNIONE SARDA – Istituzioni, Europa, Enti Locali: L’appello di Anci e Cal: più risorse per gli enti locali

I sindaci sardi fanno fronte Comune e approvano all’unanimità la linea dell’Anci sulle questioni che in queste settimane tengono banco nei rapporti tra enti locali e Giunta regionale. L’assemblea di ieri ad Abbasanta, promossa anche dal Cal e dalle altre associazioni degli enti locali, è stata una delle più partecipate degli ultimi tempi con duecentocinquanta rappresentanti delle comunità locali. Sulla Finanziaria, in discussione in queste settimane nelle commissioni consiliari, la linea dell’Anci è chiara: giudizio critico ma propositivo. «Se verranno accolte le nostre proposte di modifica la valutazione sarà positiva», ha sottolineato il presidente regionale dell’Anci Piersandro Scano. Dello stesso avviso il Cal, che proprio ieri ad Abbasanta si è riunito per elaborare il parere sulla manovra della giunta Pigliaru. In particolare i sindaci hanno concordato sulla necessità per la Giunta di rilanciare la vertenza entrate e hanno chiesto il ripristino del Fondo unico degli enti locali, per il quale è prevista una riduzione di 35 milioni. Quanto al piano regionale per le infrastrutture l’Anci considera positivo il mutuo di seicento milioni previsto nel documento della Giunta, ma sollecita l’apertura di un confronto nel merito degli interventi. Linea dura invece sul definanziamento delle opere pubbliche che mette a rischio per i soli lavori pubblici circa 69 milioni. «La norma contenuta nell’assestamento di bilancio va sanata in questa Finanziaria», ha sottolineato Scano, «se su questo non avremo risposte, gli enti locali danneggiati ricorreranno al Tar e l’Anci assicurerà loro pieno sostegno e supporto legale». Quanto alla riforma degli enti locali «è necessario procedere a due velocità», ha chiarito Scano, «da un lato serve subito un confronto sulle Unioni dei Comuni, dall’altro è necessario un po’ più di tempo per affrontare il superamento delle Province». Sul tema è intervenuto anche l’assessore regionale agli enti locali, e predecessore di Scano all’Anci, Cristiano Erriu: «Per la riorganizzazione dei poteri locali è necessario un percorso di discussione e di scelte condivise tra Regione e Comuni», ha spiegato, «l’obiettivo è di contrastare la tentazione di un rafforzamento del centralismo regionale, a beneficio di una nuova sussidiarietà. Non possiamo pensare di delegare ruolo e competenze ai Comuni senza che questi siano messi nelle condizioni di adempiere alle nuove funzioni unendo sussidiarietà e adeguatezza». Marzia Piga

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