Olbia, Careddu con la coalizione civica e democratica

Carlo Careddu, il candidato sindaco della Coalizione Civica e Democratica è stato scelto da 9.537 olbiesi, agguantando così il 32,36% delle preferenze. Un risultato importante, confermato dalla stessa coalizione formata da sei liste che hanno ottenuto 10.118 voti.

Grazie a questi numeri, la Coalizione Civica e Democratica è stata la coalizione più votata.

 

Programma-Elettorale-Coalizione-civica-e-democratica

  • Olbia sicura per le genti che la abitano e la frequentano, in cui a delinquere si preferisce lavorare serenamente consapevoli che niente potrà pregiudicare i risultati del proprio impegno.
  • Olbia verde ogni oltre immaginazione, in centro, nei quartieri e nelle frazioni, con piazze che invoglino a passeggiare, gelaterie che regalino dolcezza, bambini che rompano il silenzio dei luoghi. Dove viverci sia l’ambizione di tutti.
  • Olbia che non conosce disoccupazione, che ha saputo mediare tra la crescente richiesta di approdi e la generosità del suo golfo, vera fonte di lavoro diretto e indotto per tutti, che si è reimpossessata del suo centro storico tornato a pulsare e a generare fermento mercantile e culturale insieme.
  • Olbia perennemente connessa, multilingue e multiculturale, in cui tutto è a portata di mano.
  • Olbia senza barriere, semplice, attraversabile, vivibile, una città nella quale i bisogni di mobilità sono soddisfatti prima che emergano. È difficile, lo sappiamo, ma non possiamo non sognare una città a misura di tutti, soprattutto dei più deboli.
  • Olbia collegata, vera porta della Sardegna. Ma non si è porta solo per accedere alla nostra bella Isola. Olbia deve diventare accessibile ai sardi e non è un sogno impossibile immaginare in futuro una connessione ferroviaria con la linea Sassari-Palau, raggiungibile se e quando sarà fatta la galleria della nuova strada Olbia-Santa Teresa. O un vero servizio turistico di trasporto che colleghi la Città con le Isole attraversando il golfo interno e la grande baia delimitata da Capo Figari e da Capo Ceraso.
  • Olbia nella quale prestigiose Università hanno scelto di investire perché la bellezza del luogo e i suoi collegamenti sono i punti fermi per costruire ambiti di specializzazione post- laurea per giovani che potrebbero provenire da tutto il mondo.
  • Olbia esemplare, in cui la domotica sarà pane quotidiano per chi costruisce e per chi abita le case; in cui ciascuno produrrà autonomamente l’energia necessaria ai propri bisogni; in cui le emissioni saranno abbattute e la vita quotidiana sarà più salubre.
  • Olbia del Mater. Quello che aspetti da venti anni e si concretizza sotto i nostri occhi e diventa ciò che fa la differenza. Non è un sogno, è realtà, ma il suo sviluppo è imponderabile, non lo possiamo ancora misurare. Sarà una grande sorpresa per tutti e lo dovremo (lo dobbiamo) alla perspicacia di chi si è speso e ancora si spende per non vanificare questo mirabile progetto.
  • Olbia che rinasce su sé stessa. Non come l’Araba Fenice, non sulle proprie ceneri ma ottimizzando i suoi immobili, valorizzando il proprio patrimonio edilizio, riscrivendo una nuova viabilità che alleggerisca il carico immenso di auto, persone e interessi su quegli assi portanti che sono sempre e soltanto tre, via Roma, corso Vittorio Veneto e viale Aldo Moro, ai quali deve essere restituita agibilità e vivibilità.

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