Pes: “L’aumento della tassa sul diritto allo studio sia rinviata al prossimo anno accademico”

“E’ indubbio che nella nostra regione ci si dovesse adeguare al dettato di legge nazionale già dal 2012 – cosi la deputata PD Caterina Pes, membro della commissione Cultura e Istruzione della camera, sull’aumento della tasse universitarie in Sardegna  – anche perché il gettito di questa tassa serve a dare più borse di studio per gli studenti universitari meritevoli e privi di mezzi e migliori servizi di diritto allo studio (alloggi, mense, etc.).

Ciò che però rende particolarmente sgradito alle famiglie questo aumento è che lo stesso venga reso noto agli studenti non prima dell’iscrizione, ma a metà anno accademico, al momento del pagamento della seconda rata con scadenza il prossimo 2 febbraio”
“Così – prosegue la Pes – si rischia di violare ancora una volta il patto di fiducia tra istituzioni e cittadini, incentivando l’antipolitica già così diffusa”.
L’onorevole Pes sta seguendo attentamente la questione a livello parlamentare e ministeriale per individuare le soluzioni più adatte al problema ma rivolge intanto una proposta a Regione e Università: “Sarebbe opportuno che l’aumento della tassa regionale per il diritto allo studio sia differito al prossimo anno accademico 2015/16, eventualmente anticipandone il pagamento insieme alla prima rata delle tasse universitarie. Ciò darebbe anche tempo e modo alla Regione di graduare l’importo di questa tassa in base a reddito e patrimonio delle famiglie sulla base di un principio di equità, come del resto è previsto dallo stesso decreto legislativo 68/2012 all’articolo 18, comma 8.”

 

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