Politica: Finanziaria, primo sì in Consiglio C’è la “manovrina” sull’istruzione (L’unione sarda)

Stravolta no, non è la parola giusta. Ma cambiata sì, si può dire. La Finanziaria esce dalla commissione Bilancio del Consiglio (ieri l’ok alle ultime tabelle) in una versione aggiornata rispetto al testo proposto dalla Giunta. L’impianto resta quello, ma le modifiche, spesso concordate da maggioranza e opposizione col benestare della Giunta medesima, sono incisive. Soprattutto sull’istruzione, con svariati milioni in più strappati ad altre voci: quasi una manovra nella manovra. L’IRAP Non basta però per convincere il centrodestra, che promette battaglia in aula. Specie sullo sgravio Irap, ridimensionato dal 70% al 25. Sarà il principale terreno di scontro dei prossimi giorni: anche gli imprenditori chiedono di confermare le agevolazioni decise nel 2013. Già ieri sera, poco dopo il voto in commissione, il presidente di Confcommercio Sardegna, Agostino Cicalò, ha auspicato una correzione in aula: «La riduzione degli scorsi anni – ha detto – ha ottenuto l’effetto di evitare licenziamenti». LA MAGGIORANZA «È una buona manovra, migliorata grazie alla collaborazione di tutti i partiti e della Giunta», giura Franco Sabatini (Pd), presidente della commissione Bilancio. «Abbiamo lavorato soprattutto su ambiente, istruzione ed enti locali. Resta il nodo del settore socioassistenziale». Su quest’ultimo fronte sono confermati i tagli che hanno suscitato le proteste delle associazioni dei disabili, ma Sabatini spera di superarli: «L’assessorato alla Sanità farà un attento monitoraggio della spesa, anche per analizzare eventuali sovrapposizioni di fondi regionali e nazionali». Dopodiché «sapremo di quanto devono essere reintegrati i fondi, e potremo farlo con l’assestamento di bilancio». LA GIUNTA Ora Sabatini auspica «un’approvazione rapida in aula», e l’assessore Raffaele Paci sottoscrive: «È necessario che la manovra sia operativa al più presto, per rimettere in moto l’economia». L’esponente della Giunta non è offeso per le correzioni alla sua creatura , anzi: «È stata migliorata in alcune parti grazie ai suggerimenti arrivati dalle audizioni e dal dibattito. Ma resta intatta la filosofia di base». Tra le novità, Paci sottolinea l’incremento da 600 a 700 milioni del mutuo per infrastrutture: così, fa notare, si può introdurre il fondo di rotazione da 40 milioni per le opere pubbliche comunali. Altri 22 milioni vanno alle aree di crisi del Nuorese, dell’Ogliastra e di Porto Torres, e 15 all’edilizia scolastica. Per istruzione e università – tra Erasmus, Ersu e così via – sono spuntati 9 milioni ulteriori, e 13 per biblioteche, cinema, spettacolo e associazioni sportive. L’OPPOSIZIONE Il capogruppo forzista Pietro Pittalis non si fa commuovere dagli appelli alla fretta: «In aula presenteremo tutti gli emendamenti che riteniamo necessari, per una manovra che non crea sviluppo. Oltre all’Irap, chiederemo interventi contro il caro-tasse sui rifiuti, e più aiuti per scuole paritarie e disabili». Quanto alla richiesta di dimezzare i dieci giorni che spettano per preparare la relazione di minoranza, «lo decideremo tutti insieme», premette Pittalis. Ma rispetto alla volontà del centrosinistra di iniziare il dibattito il 18 febbraio, commenta: «Mi sembra più probabile che si vada al 24».

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