Nominata la nuova Segreteria del Partito Democratico guidato dal segretario Giuseppe Luigi Cucca, nel corso della prima Direzione che si è svolta lunedì 3 luglio a Oristano.
La segreteria è composta da 10 membri: Barbara Cadoni, Giuseppe Frau, Alberta Grudina, Sebastiano Mazzone, Giannarita Mele, Pietro Morittu, Michela Mura, Aldo Pili, Antonio Piu. L’ultima componente femminile sarà designata dai Giovani Democratici.
“Stiamo finalmente proseguendo con quello spirito di collaborazione che è stato auspicato sin dalla mia candidatura – ha commentato Cucca. Abbiamo rispettato gli equilibri interni e realizzato una composizione paritaria, ora siamo in grado di avviare la gestione con una chiara ripartizione dei ruoli e delle competenze. Una buona organizzazione del partito, infatti, passa anche dalla corretta distribuzione degli incarichi e delle responsabilità.”
Nel suo intervento il segretario ha parlato dell’esito delle amministrative, che ha consegnato un dato molto chiaro: “il PD risulta indebolito laddove ci sono divisioni, sia nel partito che nella coalizione. Abbiamo, perciò, il dovere di compiere uno sforzo di coesione al nostro interno e con gli alleati, e dobbiamo lavorare anche per allargare la coalizione in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, le politiche del 2018 e le regionali del 2019.”
In vista delle elezioni regionali, ha dichiarato il segretario, “sarà indispensabile fare il punto sull’attuazione del programma, e ridefinire le priorità che dovranno essere affrontate prima della scadenza elettorale del 2019, per presentarci davanti agli elettori con un pacchetto di obiettivi realizzati e tangibili.
Appena insediata la Segreteria, ha proseguito il numero uno del PD sardo, “si dovrà avviare un confronto rinnovato con il presidente Pigliaru, con la Giunta e con il Consiglio.”
Tre i principali risultati da portare a casa: il completamento della riforma sanitaria con la razionalizzazione della rete ospedaliera, la legge urbanistica e la legge elettorale. “Su questi tre provvedimenti il PD dovrà realizzare un dibattito interno e trovare una linea unitaria. Rispetto alla legge elettorale, sarà necessario fare sintesi e inserire la doppia preferenza di genere.”
In conclusione, il segretario ha fatto un ulteriore appello all’unità. “Per recuperare il consenso dobbiamo rafforzare la presenza nei territori perché la buona amministrazione locale è la migliore risposta all’antipolitica e al populismo – ha affermato – e saremo in grado, inoltre, di contrastare l’astensionismo se riusciremo a proporci come un partito aperto e inclusivo rispetto al bisogno di partecipazione dei cittadini e delle comunità.”
In apertura è stato approvato il bilancio consuntivo 2016 che è stato chiuso con un risultato economico positivo di circa 84.000 euro.