Proposta di legge del Pd su “Interventi a favore della famiglia”

“La nostra proposta parte dal principio costituzionale sancito dall’art. 31 ed ha l’obiettivo di assicurare anche in Sardegna politiche pubbliche coerenti a sostegno della famiglia, con misure concrete come contributi ed agevolazioni fiscali per i nuclei familiari con una particolare attenzione per quali numerosi ed a rischio di disagio”.
Lo ha dichiarato il capogruppo del Pd Pietro Cocco presentando la proposta di legge del partito che, fra l’altro, prevede l’istituzione di un Fondo unico per la famiglia con una dotazione finanziaria di 20 milioni di euro, in cui confluiranno risorse regionali, dello Stato e dell’Unione Europea.
Il primo firmatario della legge, il consigliere Lorenzo Cozzolino, si è poi soffermato sulla crisi profonda che ha investito la famiglia nella società sarda: “Oggi il costo medio di un figlio nelle diverse fasi della sua vita è di circa 9.000 euro annui ed è chiaro che, con uno stipendio medio, le difficoltà di ogni giorno rischiano di diventare insormontabili; tutti gi indicatori, a cominciare da quelli sulla disoccupazione giovanile e la dispersione scolastica, ci dicono che la società sarda va purtroppo incontro ad processi di spopolamento e di invecchiamento che rendono non solo necessario ma urgente un intervento organico a sostegno della famiglia”.
Le forme di aiuto che abbiamo previsto, ha proseguito Cozzolino, “ruotano attorno a due elementi qualificanti: l’istituzione del fondo unico regionale che accorperà risorse finora collocate in diversi centri di spesa e la cosiddetta clausola valutativa per cui, ogni due anni, si farà il punto sullo stato di attuazione per verificarne i risultati, riformulare e migliorare, dove necessario, alcune parti della legge”.
Il pacchetto che proponiamo, ha concluso, “è comunque molto articolato, dall’abbattimento degli interessi per la concessione di prestiti all’attenzione per le famiglie numerose con almeno 4 figli ad interventi mirati per i bisogni e le esigenze dei minori, nell’ottica di un concetto non assistenziale che punta non tanto a contrastare il disagio quanto a prevenirlo, creando un contesto favorevole per la nascita e lo sviluppo di un nucleo famigliare”.
La consigliera Daniela Forma, inoltre, ha messo l’accento sia sull’importanza strutturale della legge che su alcune parti molto innovative come “progetti destinati agli Enti locali per l’incontro generazionale e la formazione dei giovani nella società, l’istituzione di nidi e micro-nidi per l’infanzia negli ambienti di lavoro, la presenza di personale qualificato e di supporti ludici per una permanenza a misura di bambino nei reparti pediatrici”.
Il presidente della commissione sanità Raimondo Perra (Psi), infine, ha sostenuto che la legge darà un senso nuovo “al concetto di famiglia come società naturale ed elemento fondante della comunità, dove nascono e crescono le persone che costituiranno la società del futuro, con la massima attenzione ai diritti degli individui ma soprattutto dei bambini, che hanno diritto ad avere una mamma ed un papà”.
 

 

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