La Direzione regionale del Partito Democratico, che si è riunita oggi a Oristano, ha trovato l’intesa per proseguire con la riforma della rete ospedaliera. La riunione ha fatto seguito all’incontro del Comitato sanità di lunedì scorso, dove sono state raccolte le richieste dell’ANCI e dei sindaci di Cagliari e di Sassari, discusse anche nel vertice di maggioranza che ha ridefinito l’iter e alcuni correttivi da apportare al testo.
Presente l’assessore della Sanità Luigi Arru che, nella sua relazione introduttiva, ha illustrato lo stato di avanzamento della riforma, spiegando i passaggi fatti in questi mesi che hanno consentito di apportare notevoli miglioramenti al provvedimento, anche derogando ai parametri previsti dalla normativa nazionale.
L’assessore ha inoltre ricordato il lavoro svolto dalla Giunta regionale per realizzare una riforma organica della Sanità in Sardegna, attivando un percorso virtuoso per colmare il vuoto programmatico interrotto dall’esperienza della Giunta di centrodestra.
Dopo un complesso e articolato iter, spesso interrotto da altri passaggi cruciali della riforma sanitaria, il nuovo assetto della rete è ora in via di approvazione. Il testo originario presentato dalla Giunta ha subito notevoli modifiche in Commissione, e il nuovo impianto è il risultato di un’attenta opera di razionalizzazione e di semplificazione. Si è partiti dall’esigenza di adeguare il nostro sistema sanitario agli standard qualitativi prescritti dalla normativa nazionale (DM 70), e ai livelli di prestazione che consentono una distribuzione omogenea e capillare delle cure, tenendo conto del bacino di utenza. I correttivi apportati, a seguito delle numerose interlocuzioni, hanno permesso di stabilire una maggiore equità nella riorganizzazione, con l’obiettivo di dare risposte ai territori che si sentivano penalizzati dalla trasformazione dei presidi e dalla riduzione dei posti letto.
“Un’operazione estremamente delicata perché investe un diritto fondamentale, quello alla salute, che deve essere garantito a tutti i cittadini sardi in condizioni di parità – ha affermato il segretario. Per questo è stato necessario ascoltare i sindaci e le comunità locali, anche a costo di spostare i termini di approvazione previsti inizialmente, per realizzare un percorso realmente partecipato e condiviso.”
“L’obiettivo è quello di fare una buona riforma – ha proseguito Cucca – che sia il risultato dell’ascolto delle istanze territoriali, altrimenti c’è il rischio che non venga compresa e accettata. È perciò fondamentale potenziare il dialogo con le realtà locali, programmando incontri con i cittadini, per compiere un’operazione verità e correggere il difetto di comunicazione che c’è stato finora. Dobbiamo spiegare alla gente i servizi e le cure che potranno essere erogate dagli ospedali e dalle altre strutture sanitarie del territorio.”
Dopo il dibattito la Direzione ha approvato un documento finale.
Cagliari, 22 settembre 2017
Documento_finale_Direzione_PD_22 settembre