Nessuna demagogia sulla pelle dei sardi. Il Partito Democratico appoggia la riforma della rete ospedaliera dell’Assessore Luigi Arru e condivide il principio di responsabilità che anima il suo intento di razionalizzazione. Appaiono incomprensibili e strumentali invece, le critiche di chi nella scorsa legislatura è stato capace di far salire il deficit della sanità fino alla cifra di 400 milioni di euro.
E’ stato il Segretario del PD, Renato Soru, ad intervenire sul tema: “Un’ improvvisa amnesia ha colpito esponenti del centrodestra e qualche alleato del centrosinistra, sui conti della Sanità in Sardegna. Non è certo l’attuale amministrazione regionale, né l’assessore della Sanità, Luigi Arru, ad aver creato il forte disavanzo nella spesa sanitaria: è stata la mancata gestione negli anni della legislatura Cappellacci ad averlo creato e nessuno di coloro che ha partecipato a quella esperienza di governo può tirarsene fuori adesso. I dati parlano chiaro” continua Soru: “La spesa è cresciuta a dismisura in quegli anni, dopo gli sforzi e i risultati positivi ottenuti dall’ex assessore Dirindin”.
In pratica nell’ultimo quinquennio di legislatura si è rinunciato a governare la spesa in sanità finanziando gli sforamenti e raggiungendo un pareggio di bilancio solo apparente: “Non finiscono mai di sorprenderci le capriole verbali di chi vorrebbe farci credere che uno spreco se portato in bilancio non è più uno spreco, per cui si può anche sforare il Fondo Sanitario Nazionale di 350 milioni, basta prevederlo”, ironizza Soru.
Una prassi interrotta dalla Giunta Pigliaru: “Portare la sanità in pareggio significa ricondurla ai livelli previsti dal FSN, ed è quello che sta giustamente facendo il Presidente Pigliaru fissando un principio di responsabilità”.
“Ora”, conclude Soru “si sta cercando con grandi sforzi di invertire la rotta e la stessa approvazione della riforma della rete ospedaliera porterà a recuperare 250 milioni, volutamente abbandonati a Roma dal centrodestra. Questa è la strada da percorrere convintamente e il Pd farà la sua parte con senso di responsabilità e rigettando al mittente accuse ipocrite e false”.