Scanu (Pd): a Quirra portiamo i droni

(La Nuova Sardegna)

SASSARI. Si ricomincia esattamente dal punto in cui, per cause di forza maggiore (le elezioni anticipate) il lavoro era stato interrotto. La commissione d’inchiesta alla Camera riprenderà i faldoni dell’omologa al Senato, che ha operato con continuità per due legislature, sino al 2013. Ne faceva parte l’allora senatore Gian Piero Scanu (a destra nella foto), ora deputato del Pd. Che plaude alla nuova iniziativa e indica la strada da seguire: «Vaccinazioni, malattie sospette, contaminazione da nanoparticelle. Il lavoro della commissione si era fermato lì. Dopo avere ottenuto un risultato fondamentale – spiega Scanu –: la cancellazione del principio di causalità richiesto dalla Difesa per stabilire il nesso tra la malattia e l’esposizione a certi armamenti. Era impossibile da accertare. Siamo riusciti a sostituirlo con il principio di probabilità: se un soldato si ammala, ha diritto ad avere il risarcimento».

C’è poi un altro punto fermo nel lavoro svolto dalla prima commissione. Gian Piero Scanu aveva ricevuto consensi unanimi da parte della commissione d’inchiesta quando aveva presentato la relazione intermedia, bilancio del lavoro svolto sino a quel momento dall’organismo parlamentare. Tutti i 21 membri avevano detto sì al progetto di chiusura (entro 5 anni) dei poligoni sardi di Capo Frasca e Capo Teulada e alla conversione di quello interforze di Quirra. Ricorda Gian Piero Scanu: «Quel discorso resta valido, l’obiettivo è arrivare all’eliminazione di presidi militari che non hanno più alcuna utilità: le esercitazioni con determinati armamenti ormai avvengono nei laboratori, occupare i territori non ha senso. Non capisco perché la questione non venga affrontata». Il deputato Pd ha una proposta: «Individuare un unico ambito di addestramento in Europa». Che ovviamente non deve essere in Sardegna «isola che ha già pagato un prezzo altissimo in termini di servitù militari». Ma Scanu va oltre. E su Quirra, area che secondo i progetti dovrà essere riconvertita, annuncia di avere presentato una proposta di integrazione «al documento del sottosegretario Gozi sull’utilizzo dei droni: ho suggerito di utilizzare i velivoli nei nostri poligoni, innanzitutto a Quirra. Potrebbe essere il sito ideale per questo genere di sperimentazioni, e garantirebbero un certo numero di posti di lavoro»

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