Un tasso di prevalenza ben più elevato rispetto a quello (già notevole) registrato nelle altre due aree della Sardegna finora esaminate, ovvero il Centro e il Nord Ovest che contano, rispettivamente, 157 e 102 ammalati su una base sempre di 100 mila abitanti. Dati che emergono da uno studio compiuto dai medici e ricercatori del Centro sclerosi multipla dell’ospedale Binaghi insieme alla Divisione neurologica del Brotzu, al Dipartimento di salute pubblica dell’Università di Cagliari e quello di Epidemiologia e statistica medica dell’Università di Pavia.
“Proprio alla luce di questi dati è necessaria una riflessione seria ed è doveroso avviare una discussione per far sì che si possano trovare soluzioni ai problemi delle persone costrette a fare i conti con la malattia”, spiega Cani. “Da tempo proprio queste persone sollecitano la possibilità di avere un punto di riferimento nella propria zona che possa evitare le periodiche trasferte a Cagliari. Tra le richieste anche quella di creare, nel territorio, un vero e proprio Centro di riferimento per l’assistenza ai pazienti, composto da tutte le figure professionali in modo da evitare i viaggi ai malati che hanno difficoltà a muoversi e sentono più di altri la fatica degli spostamenti, anche quando essi sono minimi” .
“Non si tratterebbe di un “doppione” -spiega Cani-ma di una struttura in grado di affiancare il Centro Regionale di Cagliari e dare la possibilità ai ricercatori di conoscere meglio il territorio per provare a capire come mai sia quello con l’incidenza più alta di una malattia che – fatta l’eccezione della Sardegna – è diffusa con maggiore prevalenza nelle altitudini elevate. Per questo motivo è necessario, sin da subito, avviare un processo di discussione e concertazione, anche alla luce della riorganizzazione del sistema sanitario, per far sì che nel Sulcis Iglesiente venga affrontato questo delicato e importante problema”.