Ripartire dal presente, dalla necessità di aggregare e di convincere la gente, dal dialogo e dal confronto mediato attraverso le regole interne del partito: un partito che c’è, che è presente nel territorio e che può fare la differenza. La giornata dell’incontro fra il Segretario Regionale Renato Soru e i circoli della provincia di Sassari è anche un momento per risvegliare l’orgoglio dell’appartenenza PD, ed è chiaro sin dai primi interventi: “Siamo l’unico partito che può esercitare il ruolo di collante della nazione, non solo con i singoli uomini ma con tutte le comunità”, dice il segretario cittadino del Pd di Sassari, Fabio Pinna. Mentre il segretario provinciale Gianpiero Cordedda plaude all’apertura all’ascolto da parte della Segreteria regionale perché solo in questo modo è possibile “capire le difficoltà ed intervenire”.
“Il partito è qualcosa di più grande dei singoli dirigenti”, dice Soru rivolto alla platea dei presenti. “In giro per le otto province sto incontrando non solo persone ma anche idee, problemi e la buona notizia è che il Pd in Sardrgna c’è”.
Il Segretario ha parlato del senso dell’impegno politico oggi nel PD: “Ho voluto fare il segretario regionale perché solo una comunità che si mette in moto tutta insieme con una mobilitazione vasta potrà incidere nella cultura profonda della nostra società, è questo il senso della politica, il senso del Pd”
Ancora: “Noi abbiamo scelto, non di girarci dall’altra parte e far finta di niente, ma di stare insieme, di iniziare a cambiare il mondo partendo da casa nostra. E’ un momento cruciale, pieno di sfide: ora la politica è ancora più importante, dobbiamo agirla con un grande sforzo collettivo, in Europa, in Italia ed anche in Sardegna”
Gli interventi:
Pinuccio Vacca ha parlato dell’imminente appuntamento con le amministrative a Portotorres : “Per questo vorrei invitare il segretario regionale da noi per riprendere il filo di quel cambiamento che non siamo riusciti a fare nel passato. Io nel passato non ci voglio perdere neanche un minuto, abbiamo sfide nel presente dove tutti possiamo avere ragione ma l’unica cosa che conta è l’unità del PD alle amministrative”
Un approccio propositivo anche quello di Marco Murgia: “Mi interessa portare le ragioni di chi ha sempre voluto partecipare concorrendo ad elaborare la linea politica del Pd nei governi locali”
Il sindaco di Sassari Nicola Sanna ha messo l’accento sul ruolo dei circoli: “Il partito deve riabituarsi ad aggregare, partendo dai luoghi fisici di discussione che non possono essere sostituiti dal mondo virtuale. Penso ad un’idea che abbiamo messo in campo durante la campagna elettorale per le amministrative, quella dei comitati di quartiere, strumenti di cittadinanza attiva che servono per occuparsi dei beni pubblici, in modo spontaneo, così come fanno i nostri circoli. l’obbiettivo del PD è quello di trovare la sintesi, sulle posizioni, sui problemi e dobbiamo incaricare il nostro segretario regionale di rappresentare questa sintesi”
Mario Salis: “Partiamo da qualche vantaggio, siamo dentro un partito che ha regole serie, capaci di risolvere questioni interne. Abbiamo molto chiare alcune proposte ma abbiamo la difficoltà di farle arrivare nei centri decisionali. C’è distanza tra la Sardegna e Bruxelles, tra Roma e Cagliari, tra Cagliari e le periferie. Sono distanze che si colmano creando quella rete di organizzazione interna che ci permette di ascoltarci a vicenda”
Infine l’analisi di Antonio Sau, che ha evidenziato gli errori strategici del passato e l’esigenza di recuperare il contatto con la società: “Bisogna riprendere il metodo di discussione che c’era nella vecchie sezioni e che non si limitava al proprio quartiere ma apriva la mente a tutto il mondo. In questi ultimi anni ci siamo rinchiusi nella nostra democrazia interna, dimenticandoci gli avversari e avendo come antagoniste associazioni di categoria o movimenti. Abbiamo preteso di dettare la linea alla società che non eravamo più capaci di rappresentare. La discussione di partito si è riversata anche sui social con l’emersione di chi ha posizioni particolari, di settore, rispetto all’esigenza di rappresentare tutta la società”.
In chiusura, ha preso ancora una volta Soru per una sintesi finale: “”Il Pd è una macchina pronta a partire, perché risponde ad un bisogno. E per questi bisogni sono importanti i circoli. Anche se non basta, perché il dibattito che vogliamo fare non deve essere esclusivo dei dirigenti, dobbiamo includere tutti quelli che ci vogliono stare”. Sul ruolo dei circoli: “Il circolo ha una missione: occuparsi della propria comunità, non confondendosi con altri ambiti ma includendoli, anche facendo rete, come le intercomunali, che vi invito a fare.. I circoli sono anche un luogo di formazione politica: attraverso la formazione selezioniamo la classe dirigente, perché nelle istituzioni dobbiamo mandare chi emerge, attraverso la palestra delle idee e del merito”.
Non c’è un minuto da perdere, per mettere in campo questa idea nuova di partecipazione, per questo le iniziative nelle prossime settimane si susseguiranno senza soluzione di continuità: “Domani a Cagliari parliamo di programmazione, tra una settimana parleremo di trasporto pubblico. Tra 2 settimana e Milis apriremo una due giorni tematica per parlare dei problemi e delle soluzioni per la Sardegna. Cercheremo di fare una sintesi, insieme, che riassumerà la proposta del PD in diversi settori”.