(La Nuova Sardegna)
«Ancora una volta notiamo che il Comune fa un comunicato assumendosi meriti che non gli appartengono, fornendo inesattezze sul differimento dei termini per la presentazione delle richieste per la riapertura degli uffici dei giudici di pace. Va bene che in politica la comunicazione è importante ma se non è supportata da contenuti non porta certamente lontano».
A parlare è il capogruppo consiliare di opposizione di centrosinistra, Fabrizio Selenu (Pd): «Nella seduta consiliare in cui si è parlato dell’ufficio del giudice di pace di Tortolì, come gruppo consiliare avevamo garantito l’impegno diretto da parte del ministro a recuperare quanto perduto dalla nostra comunità. Non dimentichiamo certamente gli interventi fatti contro il governo Renzi, reo di volere sopprimere l’ufficio del giudice di pace di Tortolì. Il ministro Orlando, da noi contattato e sollecitato più volte dal parlamentare Siro Marrocu (Pd, che ringraziamo per l’impegno profuso) ha emendato il testo del milleproroghe dei relatori con la proposta della riapertura dell’ufficio del giudice di pace, che è stato approvato. Ora il testo approvato dalla camera dovrà obbligatoriamente essere approvato dal Senato entro sabato 28».
Selenu prosegue: «Il nostro impegno è andato anche in un’altra direzione. Non sicuri della velocità del milleproroghe attraverso l’interessamento del senatore Giuseppe Luigi Cucca (Pd), era stato presentato un disegno di legge alla seconda commissione del Senato per la riapertura dell’ufficio del giudice di pace, quasi mettendo in competizione i due percorsi, ma a dimostrazione che il nostro impegno è stato enorme, aggredendo un problema così come dovrebbe fare una pubblica amministrazione che funziona. Oggi portiamo a casa un risultato importante».