I consiglieri regionali delle Regioni a Statuto speciale possono diventare senatori, così come previsto dal testo di Riforma costituzionale. Lo hanno ribadito il sottosegretario del ministero degli Affari Regionali, Gianclaudio Bressa, il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, e l’assessore degli Affari generali, Gianmario Demuro, a Cagliari per una manifestazione a sostegno del Sì: “Nuovo stato, nuova regione”
Il problema era stato sollevato nei giorni scorsi da alcuni parlamentari che avevano parlato di una falla nella Riforma, per cui, per esempio, un consigliere regionale sardo non avrebbe potuto fare anche il senatore per incompatibilità prevista dall’articolo 17 dello Statuto. “Solo una sciocchezza colossale”, secondo Bressa. “Quando ti siedi alla prima ora di Diritto costituzionale in tutte le facoltà d’Italia ti spiegano che una legge successiva che affronta lo stesso tema disciplinato da una precedente, prevale. E questo vale anche per la Costituzione”, ha spiegato. Quanto all’incompatibilità prevista dallo Statuto sardo, “riguardava il vecchio Senato che non ci sarà più, per essere sostituito da uno composto da consiglieri regionali e rappresentanti delle autonomie”.
Anche per Pigliaru si tratta di “un non problema”: “Nella situazione precedente esisteva incompatibilità con i due rami del Parlamento che descrivevano un tipo di rappresentanza e di lavoro politico in alternativa a quello di un consigliere regionale – osserva il governatore – ma adesso si entra nel Senato delle Regioni proprio in quanto consiglieri, per svolgere nient’altro che il prolungamento in sede ulteriore del proprio lavoro di consiglieri”. L’incompatibilità dell’articolo 17 “fa riferimento a un Senato che non esiste più”, aggiunge Demuro. Quindi, “sotto profilo della ratio della norma e della successione di leggi nel tempo, il problema non esiste”.
Le tre posizioni sono anche forti del parere appena formulato dall’Ufficio legislativo della Camera: “Le previsioni degli Statuti speciali sull’incompatibilità tra le cariche di consigliere regionale e di senatore sono superate dal nuovo articolo 122, secondo comma, della Costituzione riformata”.
All’iniziativa sono intervenuti anche Franco Panizza, senatore del Partito Autonomista Trentino e Manfred Schullian, deputato del Sudtiroler Volkspartei Bolzano che hanno raccontato come l’autonomia sia un principio insito nella riforma grazie anche allo strumento delle intese che permetterà l’attuazione di un’autonomia dinamica e alla pari nei rapporti con lo stato.