Sanità e affari sociali : Marco Espa nominato presidente nazionale dell’Abc (L’unione sarda)

La disabilità come risorsa. Da inserire nella società e tutelare in ogni suo diritto, compreso quello alla vita e cura nell’ambiente familiare. Marco Espa torna in battaglia, la stessa intrapresa quasi venticinque anni fa, quando fu tra i cofondatori dell’Associazione bambini cerebrolesi. E torna da condottiero. Domenica, a Milano per l’assemblea delle sezioni di tutta Italia, è stato eletto presidente nazionale all’unanimità. «Una sorpresa», ammette all’indomani della nomina, accettata senza esitazioni, malgrado il macigno che pesa sul cuore. A luglio, è scomparsa la sua unica figlia Chiara. Per lei e con lei, era nata l’idea di un’associazione che raccogliesse i bisogni, le difficoltà e le richieste delle famiglie di bambini colpiti da cerebrolesioni. «Un periodo umanamente molto, molto difficile per me, è stata l’ispirazione di ogni mia azione e continua a esserlo», afferma Espa, «le leggi approvate, le lotte intraprese e vinte non sono mai abbastanza, per l’inclusione totale delle persone con disabilità». Su questo si basa, a caldo, il programma legato al nuovo incarico. «Mi chiedono di portare subito i progetti personalizzati in tutta Italia, per l’elaborazione di una nuova cultura del diritto», annuncia l’ex consigliere regionale, e anche doppio mandato tra i banchi del consiglio comunale cagliaritano, «non vogliamo favori ma solo il pieno rispetto di ciò che spetta ai bambini e alle loro famiglie». Tra gli ostacoli da affrontare, l’assenza di omogeneità sul territorio nazionale. «Le regioni del nord investono moltissimo sulla disabilità, traducendola però in ghettizzazione negli istituti e spendendo molto di più», osserva Espa, «esiste un profondo nord, come un profondo sud, su questo tema ». E la Sardegna? «È più matura», conferma, «i presidenti di associazioni nazionali impegnate in prima linea nella tutela della diversità, siano tutti isolani: io, Gisella Trincas a capo dell’Unasam, e Tore Usala leader delle persone colpite da Sla, tutti impegnati contro la segregazione delle persone». Il passo avanti, con loro, è garantito. Tutto l’opposto dei tagli previsti in Finanziaria. «Non può essere che un errore, ormai tutti sanno che un euro investito nei progetti personalizzati fa risparmiare alle casse della Regione da 3 a 5 volte di spesa sanitaria, nemmeno un euro va sottratto, bisogna rimediare, sarebbe grave ogni altra soluzione e non possiamo permetterlo». Proprio ieri parte dei fondi è stata ripristinata.

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