L’Azienda Sanitaria Locale di Cagliari nel 2007 avviò, in linea con le direttive nazionali e regionali in materia e in seguito alle numerose richieste pervenute dalle associazioni e dalle famiglie, una serie di iniziative che si concretizzavano in attività ad ampio raggio che andavano dalla prevenzione fino alla riabilitazione avanzata dei soggetti con problemi da dipendenze da alcol, tabacco e gioco d’azzardo.
Con la delibera n. 1153 del 2013, la Asl ha però deciso la soppressione dell’Unità operativa per le dipendenze e il relativo accorpamento al Centro per il trattamento dei disturbi psichiatrici, con conseguenti disagi per i pazienti e i loro familiari che ora vengono denunciati un un’interrogazione dall’esponente del PD in Consiglio Regionale Piero Comandini.
Comandini si fa portavoce dell’ARCAT Sardegna, degli utenti del servizio e delle famiglie coinvolte che hanno più volte manifestato pubblicamente la “totale disapprovazione e preoccupazione rispetto a tali disposizioni, inizialmente giustificate dalla ASL come necessarie ai fini della razionalizzazione dell’attività di assistenza e contenimento dei costi”, sottolineando che “la scelta operata dalla ASL rischia di perdere i percorsi esistenti basati su una filosofia ecologico – sociale a favore del servizio psichiatrico, provocando l’accentuamento dello stigma sociale e rischiando inoltre di non poter accogliere adeguatamente tutte quelle persone che non presentano i presupposti patologici necessari per essere curati presso il centro psichiatrico”.
La ASL 8, prosegue Comandini, con questo nuovo assetto aziendale opera una riorganizzazione che pone maggiore attenzione sulle situazioni che presentano una “doppia diagnosi” – disturbo psichiatrico e alcol correlato – rispetto a quelle con soli problemi di dipendenza che, in realtà rappresentano una maggioranza di casi con problemi legati all’alcol, disattendendo le aspettative delle centinaia di famiglie rappresentate e sostenute dai Club Alcologici Territoriali che operano in stretta collaborazione con la ASL.
L’Unità Operativa per le dipendenze da alcol, tabacco e gioco d’azzardo, rappresentava “l’unica realtà regionale organizzata e rispondente ai criteri nazionali per il trattamento dei problemi correlati in sedi diversificate dagli ambulatori dei Ser.D. Inoltre era diventata un punto di riferimento per associazioni, enti locali, scuole e tribunali, e rappresentava un modello di eccellenza a livello regionale e nazionale che non doveva in alcun modo essere soppressa o tantomeno assorbita in una struttura a connotazione psichiatrica.
Per questo Comandini sollecita l’assessore Arru a ripristinare l’Unità operativa per le dipendenze così come era prevista in origine, considerando che l’attuale situazione contravviene alle direttive nazionali e regionali in materia di dipendenze da alcol, tabacco e gioco d’azzardo e, inoltre, siano aggiornate le locandine informative che devono essere pubblicate nelle sale da gioco, così come detta il decreto Balduzzi