Una delegazione di parlamentari e consiglieri regionali del Partito Democratico ho partecipato alla visita al poligono interforze del Salto di Quirra. Si è trattato di un appuntamento importante svolto nell’ambito di un più ampio programma di visite in tutti i siti militari della Sardegna.
«Obiettivo di questa visita, considerata sicuramente positiva – ha detto Emanuele Cani -, è quello di verificare personalmente la situazione e ciò che avviene in questi siti. La visita che si è compiuta questa mattina ha fatto emergere la presenza di un altissimo livello di professionalità e tecnologie che possono essere impiegate non solo nel settore militare ma anche in quello civile. I temi posti all’ordine del giorno degli interlocutori presenti sono stati quelli riguardanti l’incidenza nell’economia del territorio di tali attività e soprattutto le misure di tutela dell’ambiente che, come noto, per il sito in oggetto hanno costituito forti polemiche in passato e tutt’oggi al centro di un procedimento giudiziario in corso. Così come più volte rimarcato ritengo che sia arrivato il momento di ridisegnare complessivamente il sistema della presenza militare in Sardegna intervenendo su alcuni fronti: il primo è un ridimensionamento della quantità dei territori occupati; il secondo è un monitoraggio dell’ambiente occupato, che dia un quadro preciso; il terzo è il modo in cui tale presenza può sviluppare attività di impresa nel territorio regionale. Un buon esempio è costituito dalla Vitrociset che opera in stretta sinergia con il poligono interforze di Quirra – conclude Emanuele Cani -, modello che potrebbe essere esportato anche in altri siti militari presenti in Sardegna.»