Cagliari, 29.07.2015- “Siamo di fronte ad una situazione imprevista e complessa e non è certo mio compito giudicare le sentenze ma tutelare sino in fondo il Consiglio e la sua funzionalità”. Con queste parole il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau ha aperto ieri la conferenza stampa convocata a conclusione dei lavori della conferenza dei capigruppo con l’obiettivo di fare il punto sulla situazione.
Il massimo rappresentante dell’Assemblea sarda, dopo aver ringraziato pubblicamente i quattro consiglieri regionali decaduti a seguito della sentenza del Consiglio di Stato, “per la collaborazione e il prezioso contributo offerti in questo primo anno e mezzo di attività legislativa”, ha ripercorso le tappe fondamentali della settimana appena trascorsa.
Ganau non nasconde le sue perplessità su “una sentenza esecutiva, arrivata inaspettatamente, che ha sancito la decadenza dei consiglieri dal momento della sua emissione e mercoledì scorso”. Il presidente del Consiglio è entrato poi nel merito della legge elettorale, definendola “pessima” ed auspicando una sua revisione in tempi rapidi: “Dobbiamo cambiarla in fretta, prima del 2019”. Per Ganau “la legge attualmente in vigore -oltre ad aver provocato l’impasse di questi giorni-non garantisce adeguatamente la rappresentanza sotto il profilo territoriale, di genere ed esclude dall’Aula importanti fette di elettorato”.
“Per questo”, ha dichiarato il presidente del Consiglio,“sono disposto a fare ponti d’oro per accelerare l’iter di revisione. Si potrebbe ripartire anche dalla legge statutaria, almeno per quanto riguarda la parte elettorale, cassata a suo tempo solo per motivi tecnici”, ha aggiunto.
Ganau ha poi fatto cenno all’impasse dell’attività del Consiglio e al parere legale rilasciato dal costituzionalista Massimo Luciani, il quale ha definitivamente chiarito che il Consiglio può riprendere a funzionare anche in carenza di plenum, con 59 consiglieri invece che 60.
“Ho un parere qualificato – ha dichiarato il presidente Ganau – che garantisce legittimità a riprendere l’attività consiliare e che ci conferma di aver operato regolarmente prendendo atto della sentenza e dandone immediata esecutività”.
Infine gli ultimi quesiti relativi alle modalità di surroga dei tre consiglieri e all’ organo competente nella scelta del quarto, non indicato in sentenza. “Un’anomalia evidente – ha sottolineato il presidente Ganau – ma non è certo compito di un organo politico entrare nel merito di una sentenza esecutiva, i tre consiglieri indicati hanno titolo e devono essere convocati nella prima seduta utile dell’Assemblea per prestare giuramento”.
La scelta del quarto consigliere che dovrà subentrare in aula al momento è in capo alla Giunta delle Elezioni, che potrà decidere se procedere autonomamente o se rimettere l’indicazione del quarto uomo alla responsabilità del Consiglio di Stato.
Il presidente del Consiglio ha infine chiarito di aver convocato la conferenza dei capigruppo per definire tutte le tappe utili alla ripresa dei lavori – “è stata condivisa da tutti la necessità di procedere il più in fretta possibile – ha aggiunto Ganau – ci riserveremo di stabilire i tempi non appena la Giunta delle elezioni si pronuncerà in merito. Io sono orientato a convocare il Consiglio per procedere sicuramente con la surroga dei tre consiglieri”.