Tutta la maggioranza di centrosinistra presente in consiglio Regionale oggi ha presentato una mozione, primo firmatario Pietro Cocco, con la quale impegna il Presidente della Regione e l’assessore della Difesa dell’Ambiente a porre in essere tutte le azioni che verranno ritenute opportune e necessarie per evitare che la Sardegna venga individuata quale sede idonea ad ospitare il deposito nazionale di rifiuti radioattivi, per evitare gli effetti negativi che si potrebbero ripercuotere sulla già grave situazione di crisi in cui versa l’isola e i potenziali effetti sulla salute delle persone.
Nella mozione viene ricordato che in occasione del Referendum consultivo regionale svoltosi il 15 e il 16 maggio 2011 recante il seguente quesito: “Sei contrario all’installazione in Sardegna di centrali nucleari e di siti per lo stoccaggio di scorie radioattive da esse residuate o preesistenti”, la popolazione sarda con 848.634 “SI” corrispondenti al 97,13 % dei votanti, affermò la ferma volontà di non volere nel proprio territorio installazioni di questo tipo.
Un ulteriore punto di forza per rivendicare le ragioni contro il possibile inserimento della Sardegna nella Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI) alla localizzazione del Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, sulla base dello studio effettuato dalla SOGIN SpA e consegnato all’ISPRA il 2 gennaio 2015, il quale dopo la verifica di coerenza del documento lo trasmette al Ministero dello Sviluppo Economico che entro i successivi 30 giorni darà il proprio nulla-osta per la pubblicazione della CNAPI.
La mozione del centrosinistra arriva dopo le dichiarazioni pronunciate dallo stesso Assessore regionale della Difesa dell’Ambiente che ha manifestato l’assoluta contrarietà della Regione Sardegna a qualunque ipotesi di installazione del Deposito nazionale di rifiuti radioattivi nel proprio territorio. Inoltre anche l’ANCI Sardegna all’unanimità ha deliberato il NO ad ogni ipotesi di dislocazione e deposito di materiale nucleare in Sardegna.